"Noi abbiamo visto nell'ultimo anno un aumento molto significativo dei tassi dei mutui a tasso variabile, che sono ora sopra il 4,5% e sono partiti un anno fa sotto il 2%. La cosa positiva è che in Italia il numero di persone che hanno un mutuo a tasso variabile è abbastanza ridotto, sono meno del 30% di coloro che hanno in essere un mutuo, alcuni di questi tassi variabili inoltre sono con cap quindi non assorbono tutto l'aumento dei tassi variabili." "C'è un tetto massimo oltre il quale non si può andare via che in molti casi è sempre purtroppo già raggiunto da un po'." "Esatto, però questo ha ovviamente supportato i consumatori che sono arrivati a quel tetto massimo e la loro rata non è più aumentata." "E meno male" "Inoltre. E meno male. Inoltre moltissimi dei consumatori che hanno in essere un tasso variabile, ce l'hanno da più di 5, 6, 7 anni quindi ormai stanno pagando soprattutto una gran parte della loro quota capitale, non stanno più pagando una quota significativa degli interessi, di conseguenza sono meno impattati da questo aumento dei tassi.".