Entro la fine del mese il Governo deve approvare il disegno di legge delega che riforma il nostro sistema fiscale. È, oltre che un intervento atteso da tempo, anche uno degli impegni presi con l'Europa per avere i soldi del Recovery Fund, dunque va mantenuto, pena la sospensione dell'erogazione degli aiuti. Certo, ridisegnare il fisco appare un impegno enorme rispetto al breve tempo che l'Esecutivo si è dato, come ha fatto notare anche il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Non c'è tempo di fare qualcosa di significativo e profondo, ha affermato, aggiungendo che questo tipo di riforme implicano anche un profondo ripensamento delle basi su cui si deve costruire l'economia. Un punto di partenza c'è, ed è il documento che hanno approvato le commissioni finanze di Camera e Senato, la cui più grossa mancanza è però l'assenza dell'indicazione sulle coperture. Sul tipo di interventi ci sono dei punti di accordo, ad esempio sulla necessità di semplificare il sistema tributario, un groviglio di centinaia di norme. E ancora sulla revisione del'IRAP, l'imposta regionale sulle attività produttive, che sparirebbe nel nome finendo però riassorbita in altri tributi. Ma obiettivo centrale è la riduzione delle tasse ai ceti medi, in particolare intervenendo sul famigerato terzo scaglione dell'IRPEF, che penalizza i redditi tra 28 e 55.000 euro ed è di ben 11 punti percentuali più alto del precedente e l'introduzione di una tassazione che differenzi i redditi da lavoro dagli altri redditi. E poi l'eterno impegno sulla lotta all'evasione fiscale. La riforma, viste le diverse anime della maggioranza, sarà necessariamente un compromesso. Ad esempio, nel documento delle Camere si sorvola sulla patrimoniale, mentre lo stesso Salvini ammette che sarà difficile approvare, con questo Esecutivo, la Flat Tax. Ma il leader della Lega promette comunque l'introduzione della tassa piatta quando il centrodestra sarà al Governo. Che sarebbe come dire che, indipendentemente dalla riforma che approverà il Governo Draghi, un futuro Esecutivo potrebbe rimettervi mano in modo sostanziale.