Accorpando il primo scaglione con il secondo, il modello Irpef sarebbe così rimodulato: fino a 28mila euro di reddito con aliquota del 23%, fra i 28mila e i 50mila euro aliquota del 35%, oltre i 50mila aliquota del 43%. Secondo il viceministro Leo, la riforma è necessaria per evitare che i benefici del taglio del cuneo fiscale siano annullati dalle tasse. I redditi più bassi però non riuscirebbero a trarre vantaggi.