Rigassificatore Livorno, Sky TG24 visita l'impianto

21 set 2022
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L'isola che non c'era a largo di Livorno e che sarebbe rimasta quasi nell'anonimato se non fosse arrivata la crisi energetica. Raggiungiamo, a 22 km dalla costa, il terminale galleggiante di rigassificazione FSRU Toscana, della società OLT. È una delle principali infrastrutture di interesse nazionale per l'approvvigionamento di gas. Questo impianto di Livorno ha una capacità di rigassificazione massima autorizzata di 3,75 miliardi di standard metri cubi, che corrispondono circa al 5% dell'intero fabbisogno nazionale. La produzione, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina su richiesta del governo, verrà aumentata fino ad arrivare a circa 5 miliardi di standard metri cubi all'anno, grazie a nuovi accordi con i fornitori e ad un cambio della logistica. Dalla sua entrata in funzione, nel 2013, il rigassificatore di Livorno ha ricevuto carichi provenienti dai maggiori paesi esportatori di GNL, acronimo che sta per gas naturale liquefatto. "È arrivata da poche ore una nave metaniera dell'Oman, delle stesse dimensioni della FSRU Toscana. 350 metri di lunghezza e 50 metri di larghezza". Viste da vicino incutono un certo timore. "Sul terminale FSRU Toscana non ci sono mai stati incidenti. C'è da dire che l'industria del GNL in generale è una delle industrie più sicure al mondo, proprio per i grossi investimenti che vengono fatti, sia gli investimenti in infrastrutture sia il personale che deve gestire queste unità costa molto ed è molto preparato". Il GNL arriva in forma liquefatta e trasformato qui in forma gassosa. L'acqua utilizzata per il processo torna in mare più fredda e con l'aggiunta di ipoclorito di sodio alla base della comune candeggina che si trasforma con i sali del mare in cloruro. "Dal punto di vista ambientale il terminale ha ricevuto tutte le autorizzazioni e non è stato mai riscontrato nessun valore, diciamo, non contemplato nelle autorizzazioni". "Quanto è stato lungo l'iter che poi ha portato alla costruzione di questo impianto?" "L'autorizzazione è stata presentata a dicembre del 2002 e noi siamo entrati in operazione nel 2013, quindi ci sono voluti circa 10 anni". Il progetto del nuovo rigassificatore nel porto di Piombino sarà più facile da avviare senza condotte in mare. Per decreto è esentato dalla valutazione di impatto ambientale. I dieci anni che sono serviti a Livorno, anche senza considerare la ventennale vita media di un impianto, il nostro paese non li ha più.

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