Non è un no ma nemmeno un si incondizionato, quello emerso dalla riunione degli enti statali per esprimere un parere sul progetto del rigassificatore di Piombino. Hanno partecipato diverse direzioni, una quindicina, tra cui l'Istituto Superiore di Sanità, il Mise, l'Ispra, i Vigili del Fuoco, il Ministero della Cultura e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. C'era anche il presidente della Toscana, Giani, commissario straordinario per l'opera. "Ho visto che in questo work in progress, quello che ormai si afferma come tendenza, è che da parte degli enti statali non arrivi nessun parere negativo, ma arrivino pareri con prescrizioni, è un po' il consolidarsi di quella tendenza che abbiamo visto nell'ultima riunione, quella del 7 ottobre". Prescrizioni, ha spiegato Giani, che contribuiscono a rendere più sicuro l'inserimento della nave nel porto di Piombino, più compatibile con l'ambiente, con l'obiettivo primario di dare ai cittadini un calmieramento del prezzo delle bollette. Formalmente, la posizione di tutti questi enti sarà espressa attraverso un rappresentante unico dello Stato, il 21 ottobre a Firenze, durante l'ultima riunione della conferenza dei servizi, tenendo conto che la decisione definitiva deve essere presa entro il 27 ottobre. Un calendario fittissimo per un'infrastruttura da cui dipende la nostra sicurezza, ha ricordato il Ministro della Transizione Ecologica, Cingolani.























