Lo straordinario aumento di luce e gas che ci attende a partire da ottobre potrebbe essere ridotto dal Governo, alleviando così, in parte, un rincaro che altrimenti potrebbe costare fino a 500 euro all'anno a ogni famiglia. Per raffreddare il previsto balzo del 40% per l'elettricità e del 30 per il metano, gli strumenti a disposizione sono molti, considerato anche che il rialzo del costo dell'energia rappresenta solo il 60% di quello che si paga in bolletta. Il resto è rappresentato da vari balzelli e su questi si potrebbe intervenire per mitigare l'impatto dei rincari. Lo Stato si è già mosso in questo senso a luglio, quando ha stanziato oltre un miliardo di euro per evitare che la luce salisse del 20%. In quell'occasione l'aumento fu dimezzato ma stavolta, per avere un effetto analogo, sarebbero necessari molti più soldi: 3-4 miliardi. Tra le ipotesi allo studio, ci sarebbe quella di congelare una parte delle tasse che pensano sulle tariffe, a partire dall'IVA, o intervenire sui cosiddetti oneri di sistema: spese per il trasporto e per il contatore per esempio, caricandole parzialmente sulle spalle pubbliche. Le risorse si potrebbero trovare anche grazie ai fondi che l'Erario ricava dai permessi a inquinare, più le aziende emettono sostanze nocive nell'ambiente più devono pagare. Questo sistema, che vale in tutta Europa, è uno dei motivi della corsa delle bollette, assieme a quello molto maggiore secondo Bruxelles, delle quotazioni delle materie prime: in questo modo si potrebbe, In sostanza, ribilanciare la fiammata dell'energia. La grana dei rincari di luce e gas, riguarda infatti tutto il Continente. In Spagna il Governo si è già mosso promettendo un ritorno delle bollette ai livelli del 2018, recuperando oltre due miliardi dalle compagnie energetiche e abbassando le tasse sui consumatori.