Sì, non è facile valutare la resilienza della Russia, quanto ancora può resistere in questo conflitto e può proseguire la sua offensiva. Molti dati non sono pubblici, certamente non lo sono quelli sul consenso politico di fronte a questa che viene chiamata operazione militare speciale. Proviamoci però. E partiamo dalla macchina bellica della Federazione Russa, che ha subito pesanti perdite dal 2022 ad oggi. Guardate i numeri dei mezzi blindati, carri armati, lanciamissili persi sul terreno. Ma da questa condizione la Russia è riuscita a uscirne grazie a un poderoso aumento della propria capacità industriale militare. Produce, la Federazione Russa, 150 carri armati al mese, ne produceva 41 all'inizio della guerra, oltre 500 mezzi blindati e così via. Si tratta di armamenti spesso obsoleti che vengono aggiornati per essere mandati sul campo di battaglia. Lo stesso si può dire per quanto riguarda i soldati: oltre 700mila, quasi 800mila morti o feriti, secondo il Capo della NATO in Europa. Ma a fronte di un numero così alto di vittime, i soldati russi presenti oggi sul campo di battaglia sono il doppio rispetto all'inizio della guerra. Putin è riuscito a mandare al fronte molti più soldati, anche grazie a dei bonus per l'arruolamento arrivati a 20mila dollari, oltre 20 volte il salario mensile medio. I soldati arrivano soprattutto dalle regioni più remote, dalla Siberia, anche dalle regioni più povere, e da lì vengono mandati al fronte. L'esercito russo arriverà a un milione e mezzo di effettivi. E poi l'economia, con il petrolio russo che continua a scorrere, non tanto in Europa che ha ridotto di gran parte dei suoi acquisti, ma verso Cina e India. India colpita dai dazi americani al 50%, appunto, per tentare di ridurre questi acquisti che sostengono l'economia di Mosca. Va detto che però i ricavi pubblici della vendita di gas e petrolio sono in forte calo, e questo potrebbe rappresentare un problema, sono in calo per via dei listini, quotazioni internazionali petrolio più basse del solito e anche per il rafforzamento del rublo, e questo sta portando il deficit pubblico russo in difficoltà maggiore alle attese. E l'economia russa, dopo essere cresciuta molto negli ultimi anni, molto più delle previsioni, nonostante le sanzioni, secondo la stessa governatrice della Banca Centrale potrebbe ritrovarsi in difficoltà, così dice Nabiulina, che prevede una crescita zero entro la fine dell'anno. Staremo a vedere. A te. .























