Partono il sei luglio i saldi estivi ma chi è andato in giro per i negozi nelle ultime ore avrà sperimentato che gli sconti, pur non comprendo sui prezzi in vetrina, a volte ci sono. Promozioni magari riservate solo a chi ha in tasca una tessera fedeltà, mentre per gli altri si inizia in tutta Italia sabato, eccezion fatta per l'Alto Adige. Vestiti e scarpe saranno come al solito i prodotti più gettonati in una situazione economica non certo entusiasmante. L'inflazione nel nostro Paese è in frenata, a giugno è rimasta ferma allo 0,8% annuo, ma non abbiamo recuperato il rialzo del carovita che dal 2021 è cresciuto di quasi 17 punti in un contesto di stipendi che non hanno tenuto il passo con conseguente perdita di potere d'acquisto. Clima in chiaroscuro dunque come sottolinea Confesercenti, secondo la quale l'andamento delle vendite è rimasto lento nei primi quattro mesi di quest'anno e i consumatori, più che spendere, preferisco mettere da parte i soldi per ricostituire un gruzzoletto di risparmi. Per Confcommercio un italiano spenderà 100 euro, una cifra che, stima l'associazione, appare in linea con quanto avvenuto nel 2023. I due mesi di saldi alle porte possono rappresentare un'occasione. Attenzione però alla corretta applicazione delle regole, da ricordare innanzitutto che dall'anno scorso il venditore deve indicare, accanto al prezzo scontato, quello più basso che aveva applicato nei giorni precedenti l'inizio dei saldi, un modo per evitare che ci siano raggiri sull'effettiva consistenza del calo dei prezzi che vale anche per gli acquisti online con la previsione di una multa fino a tre mila euro per il negoziante che non lo fa, è quest'ultimo poi a decidere se si può cambiare la merce comprata a meno che non sia difettosa. Mentre per lo shopping su internet è sempre consentito sostituire quanto acquistato entro due settimane.