Si è svolto al Ministero per lo Sviluppo Economico l'incontro sull'Ilva, un incontro svoltosi tra mille polemiche per il grande numero di invitati, troppi secondo il sindaco di Taranto che non si è infatti presentato. Un incontro che si è chiuso con il ministro Di Maio che ha comunicato di giudicare non soddisfacenti le modifiche al piano di rilancio dell'acciaieria tarantina presentate da Arcelor Mittal che, ricordiamo, aveva vinto la gara messa in piedi dal precedente ministro, Calenda. Gara che viene contestata da Di Maio forte di un parere dell'Autorità anticorruzione. Al di là di qualsiasi giudizio sull'opportunità o meno di ripartire da capo con la gara, sempre che qualcuno vi voglia partecipare, bisogna ricordare che l'Ilva è uno dei principali datori di lavoro del nostro Paese, soprattutto al Sud, con 14mila dipendenti, e produce quell'acciaio che serve al nostro export, l'industria meccanica. Acciaio che, se non arrivasse dall'Ilva, dovremmo comprare dalla Cina. Qualsiasi decisione venga presa è con questi numeri e con questi fatti che il Governo dovrà fare i conti. .