Era il 2007 quando l'allora ministro dell'economia, nel corso di un'audizione, affermò di volere mandare i bamboccioni fuori da casa. Padoa Schioppa fu travolto da critiche per la definizione ritenuta infelice. Undici anni dopo le cifre dell'ultima ricerca Eurostat dicono che due ragazzi su tre, tra i 18 e i 34 anni, vivono ancora a casa con i genitori. E a livello europeo è il dato più alto, dopo Croazia, Malta e Grecia. Un fenomeno in crescita e prevalentemente maschile. Ma si tratta di bamboccioni incapaci di farsi carico di oneri e responsabilità? Oppure di ragazzi che fanno i conti con una economia ingessata e l'impossibilità di rendersi autonomi? Quel che è certo, è che con il passare degli anni, l'inserimento nel mondo del lavoro è sempre più difficile. Spesso non basta studiare né specializzarsi, lasciare la propria città o rimettersi in gioco. Mentre le cifre salivano, che cosa ha fatto la politica per evitare che sempre più giovani pesassero sulla pensione dei nonni?.