E’ un leitmotiv che di tanto in tanto torna. La possibilità che i cinesi acquistino massicciamente i titoli di stato emessi dal tesoro italiano. Siamo vicini alla partenza del ministro dell’Economia Tria in Cina pare - ancora una volta - in cerca di compratori per il debito italiano. Sia Tria sia il ministro degli Affari europei Savona conoscono bene la Cina da anni ed entrambi sono stimati a Pechino. Questo è importante perché per i cinesi l’amicizia se è di lungo corso conta eccome. Ma è bene sottolineare che i cinesi non fanno nulla per nulla e se si muovono vogliono qualcosa in cambio. Agiscono di solito su due direttive: le materie prime e le infrastrutture, si veda il controllo cinese del porto del Pireo. E non è un caso che in Italia abbia investito in Pirelli, in Cassa depositi e prestiti. In Ansaldo energia. Anche stavolta qualora accettassero – se gli sarà chiesto – di investire in titoli di Stato italiani, chiederanno certamente qualcosa in cambio.