Bentornati, bentornate, sono le 11:28, iniziamo oggi. Sky TG 24 Business con ovviamente uno sguardo particolare nei confronti della Fed, perché è questa la decisione che i mercati stanno attendendo, oppure no? Oppure ormai neanche la Fed ha effetto sui mercati. Sarà interessante porre, poi la domanda qui in studio alla nostra ospite. Intanto, io vado subito da Eleonora Micheli, Il Sole 24 Ore Radio Core, come facciamo di consueto, apriamo la giornata di oggi. Eleonora, buongiorno a te, bentornata, con una fotografia sui mercati. Che cosa sta accadendo in questo momento? A te, buongiorno. Buongiorno, oggi è una giornata come hai detto tu, wait and see, cioè si attende, si attende che cosa? La decisione che questa sera, annuncerà la Federal Reserve in tema di tassi. Ma quasi l'unanimità degli economisti, ben l'ottantotto percento degli economisti ritiene che, la Fed darà una sforbiciata di 25 punti base portando il costo del denaro al 30:50,75 percento. 100. Saranno fondamentali però le indicazioni che la Federal Reserve darà sulle previsioni future, e il discorso che pronuncerà Jerome Powell, che tuttavia, um va valutato se avrà un vero impatto o meno perché probabilmente sarà anche l'ultimo, il presidente americano Donald Trump sta facendo i colloqui per scegliere il nuovo presidente della Federal Reserve. um Quindi um che dire, mai come in questo momento con una penuria di dati, e con um un fk diviso, un presidente um in scadenza, um si va un po' um al buio. um Comunque anche i future americani danno poche indicazioni, ma sicuramente la giornata è già cerchiare il rosso anche per Oracle, che darà um la trimestrale ed è importante per dare il sentiment su tutta quella, la le hai. Esatto, grazie di averlo ricordato Ele, perché tra l'altro i CDS su Oracle stanno salendo parecchio, quindi comunque sarà osservata speciale um il gruppo Oracle CDS che vuol dire io mi assicuro contro il default di una compagnia, per cui se sale il CDS c'è da preoccuparsi. Vedremo che cosa porterà Oracle. Intanto grazie Eleonora Micheli e ti leggiamo e ti ringrazio tanto per essere stata con noi in apertura. Intanto io vado subito da Giacomo Calef, country Manager NS Partners Italia a cui do il bentornato, Giacomo benvenuto. Oggi i mercati stanno guardando o no alla Fed, buongiorno a lei. ma guardano comunque perché i tagli dei tassi sono sempre importanti per per i mercati, perché vuol dire liquidità a a minor costo. Quello che bisogna guardare sono anche le motivazioni per la quale uno c'è divisione interna e due perché c'è questo probabile taglio. è questo probabile di taglio c'è per un mercato del lavoro che è un po' anche questo wait and see, nel senso che ci sono dei licenziamenti che stanno aumentando, ma non ci sono nuove nuove assunzioni. Quindi è un mercato del lavoro dove le aziende non si stanno muovendo tanto e questo può essere un problema sia per la Fed che per l'economia. E dall'altra parte rimane un'inflazione cor lontana da quella che è l'obiettivo della Federal Reserve e per questo c'è una divisione interna. Quello che dirà Powell per il 2026, forse è poco influente, ma quello che ci si aspetta, um da quello che si vede, um per il momento. e che ci siano due tagli dei tassi da inizio 2026 fino al primo semestre, quindi al 30/06 del 2026 è ancora una politica monetaria più espansiva. Qual è Giacomo l'aspetto che in questo momento la preoccupa maggiormente relativamente al mercato azionario. Oracle, perché è um il fatto che ci sia un grande indebitamento, per spingere sugli investimenti in intelligenza artificiale e vedere se questi investimenti non mettono sotto pressione la redditività dell'azienda, questo è un punto nevralgico, ma non tanto perché è il caso specifico. ma perché la domanda che ci si pone su tutte le aziende che lavorano nella nella filiera dell'intelligenza artificiale. Quindi in quanto tempo i miei investimenti riportano un rendimento e soprattutto negli anni in cui faccio l'investimento quanto la mia redditività può o meno soffrire. um Sì, chiarissimo, insomma, li aspetteremo questi risultati, temo che più che la Fed saranno, come lei sottolineava il market mover probabilmente della giornata di domani. Grazie a Giacomo Calef, come sempre, oggi lo vedete sto andando spedita, perché um tra poco dovremmo anche ascoltare le parole del Presidente della Repubblica dal carcere femminile di um Ribibia, um dove mi um mi porter. tra poco con voi. Intanto do il benvenuto in studio e il bentornato a Donatella Principe Director Marketing Distribution Strategy per Fidelity International. Benvenuta e grazie per essere qui. Grazie a voi dell'invito. Grazie Donatella. Allora abbiamo già sentito con Eleonora guardando ai dati dei mercati di oggi, con le prime parole di commento sui mercati. um Secondo lei la Fed è ancora un market mover, come lo era nel passato. Oggi davvero sarà Oracle, il market mover. Parliamo della Fed e diciamo che la Fed di oggi non è più la Fed di ieri. Noi siamo abituati in maniera quasi pavloviana ad immaginare che la Fed parla, la Fed agisce e i mercati si muovono nelle direzioni deterministiche del passato. Gli ultimi mesi ci hanno insegnato che non è assolutamente così. Do un dato su tutti, la Fed inizia a tagliare i tassi di interesse a settembre 2024, l'Italia di 150 punti base, ci si potrebbe aspettare una discesa dei rendimenti del treasury, non è così. Il rendimento del decennale è salito di più di 50 punti base e quello del trentennale di più di 80. punti base. Quindi no, la Fed non è più quella che dà la direzione al mercato. L'altro elemento che è cambiato è il tema della stabilità. Per anni, quasi 15 anni siamo stati abituati a pensare alla Fed e alle altre banche centrali come le ancore che tenevano la stabilità dei mercati, la famosa put delle banche centrali, adesso stanno diventando sempre più elemento di instabilità. Vuoi perché hanno abbandonato la forward guidance e decidono data by data, meeting by meeting. Vuoi perché spesso si muovono al buio, come adesso in mancanza di dati? Vuoi perché sono molto sotto pressione da parte dei governi. In America in particolare c'è questo tentativo di opa ostile della Casa Bianca sulla Federal Reserve, è sicuro che la Fed non è più l'elemento di stabilità, ma rischia di esserlo di incertezza. ragioni adesso che abbiamo un board diviso che se per la Bank of England è la norma per la Federal Reserve è un'eccezione assoluta. Domanda a lei super interessante questo discorso perché dall'esterno uno invece potrebbe pensare con Trump lo stiamo vedendo nelle immagini, anche con la decisione Donatella banalmente tu Nvidia, venderai i tuoi chip a 300300 la Cina, però, mi dovrei dare il 25% delle tue vendite, quindi diciamo uno stato capitalista, ma anche statalista sta diventando un capitalismo statalista quello degli Stati Uniti. Questo io lo vedo dall'esterno eh come mi provoca incertezza, perché mi chiedo dove stiamo andando? Le banche centrali dall'altra parte mi dico beh c'è sempre mamma banca centrale e un discorso lei mi dice che non ha più tanto senso. Giusto? Assolutamente, ma non è l'America il precedente. Questa costante commistione tra la politica monetaria e la politica fiscale, parte da lontano, Janet Yellen che passa dalla Federal Reserve al tesoro americano. Certo. Mario Draghi che passa dalla BCE a primo Ministro Presidente del Consiglio italiano. Carney dalla dalla Bank of Canada a premier canadese. Cosa vuol dire? Cosa vuol dire? Che in un momento in cui la credibilità delle banche centrali è molto bassa, in particolare per l'errore che hanno commesso dopo il Covid di considerare transitorio il fenomeno dell'inflazione e monetizzare l'incremento del debito dei governi, quest'idea che possano anche non essere indipendenti. è l'elemento che può destabilizzare perché le banche centrali sono in grado e l'hanno dimostrato di riportare sotto controllo l'inflazione. Ma quello che veramente le spaventa sono le aspettative di inflazione e nel momento in cui io smetto di fidarmi di te e salgono le aspettative di inflazione e si disancorano, si rischia una spirale e in America, da quando è tornato Trump, da quando c'è un attacco costante alla Federal Reserve, Powell e Mister Too late, i tassi devono andare all'uno per cento. Ebbene, da quando è tornato Trump le aspettative di inflazione a uno e cinque anni degli americani sono salite. Intanto grazie per queste prime indicazioni, perché comunque quello che poi vorrei domandarle riguarda anche questo 2025 a proposito di errori, no, quelle che erano le aspettative del mercato versus quello che è successo e ci tra un attimo, però lei ha nominato Mario Draghi. Quindi io vado da Federico Carli che è con noi, dagli studi di Roma, um professore università europea proprio a Roma e che ringrazio per essere qui con noi. um benvenuto professore, grazie per essere qui. Grazie a lei, buongiorno. Perché ci sarà il premio Bancor domani e a chi andrà andrà a Mario Draghi. Andrà a Mario Draghi insieme alla direttrice dell'Economist, um e quindi volevo appunto um parlare con lei um innanzitutto professore, vogliamo inquadrarlo il premio veramente in un minuto30? Il premio nasce per un'intuizione che ho avuto quando mi è capitata tra le mani una vecchia pubblicazione dell'Espresso, Bancor le confidenze di un banchiere, con una dedica, um Bancor a Bancor. Eugenio a Guido con grande affetto. Eugenio era Eugenio Scalfari, Guido era Guido Carli, quindi un grande giornalista e un grande economista che si interrogava in un'epoca turbolenta, caratterizzata dal crollo del sistema monetario di Bretton Woods, dall'alta inflazione e dal terrorismo sui modi per contrastare questa crisi. Noi viviamo un'epoca contrassegnata da gravi tensioni anche oggi, allora abbiamo avuto l' io e Ernesto Furstenberg Fazio, il Presidente di Banca IFIS, di recuperare una lezione di metodo, invitando a Roma una volta all'anno un grande economista e un grande giornalista a ragionare sui problemi dell'oggi, cercando di fornire le soluzioni per diciamo riprendere un cammino virtuoso. questo nostro continente, in questo nostro paese. E sarà certamente interessante sentire l'opinione di Mario Draghi e poi comunque il parterre vedo è davvero molto nutrito dal governatore di Banca Italia, tantissimi economisti di primo piano alla stessa appunto direttrice dell'Economist. Come mai la scelta quest'anno è ricaduta su Draghi? Veramente in un minuto, grazie 1000 Federico. Draghi è un artefice della cooperazione internazionale, che è uno tra gli elementi che io credo siano indispensabili, sempre in p- in particolar modo oggi in un'epoca caratterizzata da grandi, um tensioni e da frammentazione crescente. Inoltre, Draghi ha avuto un ruolo fondamentale per la tenuta. l'Europa e adesso sta diciamo ponendo l'attenzione su quelli che sono i limiti alla crescita di questo continente, che ha bisogno di tornare a crescere invece a ritmi sostenuti per ridare fiducia a tutti i cittadini e anche per tornare a giocare un ruolo preminente sullo scacchiere internazionale che ha bisogno della voce europea. Grazie 1000 a Federico Carli per essere stato qui con noi in bocca al lupo per l'evento di domani, um Federico di cui poi vedremo i report anche all'interno del nostro giornale. Grazie 1000 e a presto. Grazie a lei. Federico Carli diceva una cosa importante anche sul ruolo dell'Europa, no? Anche dal punto di vista degli investimenti, l'Europa dormiente, prima fase di quest'anno, sembrata risvegliarsi, no? E invece poi alla fine sono tornati di nuovo protagonisti. gli Stati Uniti. Come potremmo sintetizzarlo questo 2025 Donatella approfitto della sua presenza. Non farsi abbaiare dai dati superficiali. Noi abbiamo da una parte un'Europa che sta ancora sovrapperformando l'America, se parliamo di performance di mercato, ma non è stata in grado di attrarre capitali. Sembrava che fosse così, ma in realtà i fondi azionari europei quest'anno hanno raccolto poco più di 501000000000 in America siamo sopra i 620. 1000000000, quindi nessun abbandono di capitali rispetto agli Stati Uniti. L'altro elemento è le motivazioni che hanno spinto verso l'Europa. Sicuramente c'era questa fortissima attesa per lo stimolo fiscale, la stabilità il patto di stabilità e crescita che diventa flessibile, la Germania che cambia la Costituzione per poter fare debito. Fino adesso siamo ad effetti annunci. Non abbiamo visto ancora nulla di concreto nei dati, anzi la Commissione europea rivede al ribasso le stime. crescita per l'Unione europea. L'altro elemento fondamentale è il concetto di dividendo di pace. Molti avevano creduto a Trump non magari chiudo la guerra con l'Ucraina in 24 ore, ma che si arrivasse ad una pace che l'Europa per farmi bene in tempo di pace è un fatto storico. In realtà più si va avanti, più ci si rende conto che dovesse arrivare la pace potrebbe essere non motivo positivo, ma negativo per l'Europa, perché la spaccherebbe nella sua relazione con la Russia. Sì sì um molto chiara che che differenza no, da quello che si diceva all'inizio, che differenza da quello che si è detto nel mentre, è quello che probabilmente vivremo in futuro, incredibile. È un mondo diciamo, direi costellato da cigni neri, rispetto a quando un tempo diceva qual è il cigno nero? Praticamente dovunque ti giri. allora L'altro tema, uno l'ha detto um. è bene donat la Principe, la Fed, ovviamente oggi, ma anche appunto quest'ultimo accenno alla difesa. Dobbiamo però oggi parlare anche di intelligenza artificiale. Stasera ci saranno dei risultati importanti e sarà il market mover probabilmente di domani, perché, come spiegava anche bene Donatella Principe, la Fed ormai probabilmente domani non si riverrà quel market. Uver proprio a causa di quella perdita in quel discorso che abbiamo sentito di credibilità della Banca centrale. Intelligenza artificiale. Vado da Lorenzo Parola, fondatore managing partner Parola e associati. Benvenuto. Grazie per essere qui Lorenzo e parto subito con la prima la prima domanda perché oggi i data center quando noi usiamo parliamo di intelligenza artificiale, qualche Data Center nel mondo sta lavorando e consumano circa l'uno 0,5 percento dell'elettricità globale. Quanto questo discorso è importante per la tecnologia, um Lorenzo? Perché mi spiegano proprio che uno dei temi è che, l'intelligenza artificiale va troppo veloce rispetto a quello che è il passaggio energetico e la trasformazione appunto energetica. A lei e buongiorno. Buongiorno dottoressa, grazie e buongiorno a tutti i telespettatori. Quello che lei dice è molto vero. Siamo in una situazione in cui per la prima volta nella storia, La um transizione digitale sta andando più veloce, sta umiliando la transizione energetica. Se noi guardiamo, come diceva lei, a livello mondiale, ormai i consumi energetici i consumi di elettricità delle dell'intelligenza artificiale, sono circa all'uno 0,5 percento, ma ci si aspetta che entro il 2000:35 possano arrivare a quattro volte tanto. È chiaro quindi che bisogna in qualche modo riconciliare, questa um questo contrasto che si è creato da un lato nell'esigenza della data economy e dall'altra invece di quelle che sono le esigenze della transizione digitale. E a mio modo di vedere questo passa o poggia meglio su tre pilastri. Il primo pilastro, è chiaramente quello di creare un vincolo intelligente, tra i data center e energia rinnovabile, spesso. si parla di questi PPA, cioè di questi contratti di fornitura dedicati, da fonti rinnovabili a data center. Il secondo pilastro è chiaramente quello dell'efficienza energetica, lo vediamo, c'è una direttiva apposita, in Europa che obbliga i data center a una disclosure s- sulla su quanto efficienti sono, e la terza ovviamente è il tema del terzo pilastro è quello delle delle reti, delle reti intelligenti e come sappiamo, Sì, sì, concluda, concluda. Dicevo, e questo, come sappiamo è è direi il il problema principale, perché se è vero, che um l'autorizzazione dei data center è lenta, quella delle rinnovabili è ancora più lenta, direi quella invece delle eredi è veramente geo- geologicamente lenta. Quindi in questo in questo senso ci si aspetta che il diritto ruoli, giochi un ruolo, um Abilitante da esoscheletro della del della transizione della del coniugare la transizione digitale con la transizione energetica. Certo, alla luce diciamo um anche delle grandi novità che arrivano con l'intelligenza artificiale e generativa che è quella che comunque sta facendo passi più da gigante, no? Ed è impressionante vedere i dati perché una richiesta, un modello. di intelligenza artificiale e generativa può consumare anche 10 volte l'energia di una ricerca internet tradizionale come quella che possiamo fare adesso su Bingo, su Google. um Questo che cosa comporterà? Cioè che futuro possiamo prevedere alla luce di questo dato che comunque è un dato abbastanza spaventoso dal punto di vista dell'impronta energetica. Veramente in un minuto Lorenzo, grazie. Sì, in un minuto se guardiamo un futuro, se se vogliamo anche prefigurato, per esempio da Sundar Pikai, un futuro se vogliamo anche un po', visionario è chiaro che i data center in orbita potranno essere una risposta. Nel nel breve e nel medio periodo, vediamo che già gli Stati Uniti stanno investendo moltissimo e di ieri la notizia che il governo federale, ha dato un fondo da 400000000 di dollari a un data scusate a una a una centrale nucleare nuova, uno small small modular reactor in Tennessee. Ed è chiaro quindi che la coniugazione tra da un lato energia da fonti rinnovabili e dall'altra energia stabile, come può essere quella. nucleare o come può essere um da cicli combinati è sicuramente la risposta, la risposta giusta. Chiarissimo. um un'ultima battuta veramente rapidissima con lei Lorenzo. E l'Italia in tutto questo, se dovesse, adesso un telespettatore o una telespettatrice ci sta guardando, se dovesse chiedersi, l'Italia in tutto questo, che ruolo gioca lei in 30 secondi, come lo spiegherebbe? Per l'Italia è una grandissima opportunità, in questo momento stiamo vedendo quello che sta succedendo a Milano dopo la saturazione dei paesi come Didità, come Francoforte, Londra, Parigi, in questo momento gli operatori si stanno proprio concentrando sull'Italia, più sull'Italia che non su Madrid o su Zurigo. Quindi è un è un'opportunità enorme, è un'opportunità per accelerare la transizione. Energetica accanto a quella digitale ed è sicuramente un motore di crescita economica, se vediamo quello che è successo in Irlanda, di come ha impattato favorevolmente sulla crescita del PIL, beh noi non abbiamo sicuramente la rete, la capacità e le tecnologie per fare altrettanto bene. Chiarissimo. Grazie Lorenzo Parola davvero interessante. Abbiamo provato a fare una fotografia anche per farvi capire. A casa, che cosa sta accadendo da questo punto di vista. Grazie 1000 Lorenzo, a presto. Buon lavoro. Ci vediamo con il nuovo anno. Donatella finisco con lei. allora, um se lei dovesse guardando al 2000:26, lasciandoci alle spalle quest'altro anno, individuare, quello che è um il fattore che la preoccupa di più, um quale sarebbe? Io credo proprio il tema dell'intelligenza artificiale e per due motivi, noi siamo abituati a pensare il tema dell'intelligenza artificiale fortemente legato al mercato azionario, sta diventando un tema da mercato obbligazionario. Quest'anno gli emittenti legati all'intelligenza artificiale hanno dominato il corporate bond, da soli hanno rappresentato un terzo di tutte quante le. 524% rispetto all'anno precedente, ma la cosa forse più interessante, più da monitorare, è il fatto che sempre più si fa ricorso all'ONS e prova Credit, che sono delle forme di indebitamento un po' più opache. Il secondo elemento è che si tende a dire spesso il mercato non è l'economia, con l'intelligenza artificiale il mercato è l'economia. In questo momento gli investimenti in intelligenza artificiale rappresentano più del 100% degli investimenti in America, senza l'America non cresce, perché gli investimenti hanno preso il testimone della crescita dai consumi. Chi consuma in America solo la parte più ricca della popolazione grazie ai guadagni che vengono dal mercato azionario che vengono dall'intelligenza artificiale. Tutto si regge sull'intelligenza artificiale, l'economia. il mercato. Quello che mi sta dicendo lei è occhio perché c'è anche tanta concentrazione. Se cade una tessera cadono poi tutte le altre. Non solo nel mercato, non solo nell'azionario, non solo nell'obbligazionario, ma attraverso l'effetto ricchezza dei consumatori anche all'interno dell'economia. Sì, chiarissimo. Tra l'altro è un'ultima battuta con lei. Ricordo la nostra newsletter Sky TG 24 insider, con tutti gli articoli della redazione economica c'è un bellissimo articolo anche del professor Cottarelli che potete vedere e comunque fate sempre riferimento alla nostra newsletter. Fate riferimento, lo devo dire Donatella non è un prodotto Sky, però anche al al suo post ai suoi post su LinkedIn. Grazie perché sempre. Super interessante leggerla e credo che il nostro ruolo di media sia anche agevolare le giuste informazioni che partano dai dati e da commenti che siano veritieri, spiegandola in maniera semplice e spiegati in maniera semplice, assolutamente. Grazie a Donatella Principe per essere stata con noi. Grazie a voi. Chiudo un po' prima e do subito la linea a Tonia Cartolano per l'edizione delle 12 del nostro giornale. Grazie 1000, a presto. .























