Ecco Stiamo per salire a bordo della Leonardo da Vinci, la nave di Prysmian che ha appena finito di posare il cavo elettrico sottomarino, l'ha posato sul fondale che collegherà la rete elettrica di Sicilia e Campania. È il Tirrenia Link la linea elettrica sottomarina che potenzierà lo scambio di energia con le isole. A essere quasi terminato è il ramo est da Termini Imerese fino a Battipaglia. Entrerà in funzione l'anno prossimo Seguirà poi il ramo ovest che collegherà Sicilia e Sardegna. 970 chilometri di cavo posato a una profondità massima di oltre duemila metri, un record mondiale. Costo complessivo quasi quattro miliardi di euro, in parte finanziati dal PNRR. Questo è il cavo che scorre su questo carrello per poi arrivare sul fondo del mare e all'interno ci sono i cavi di rame attraverso cui l'elettricità scorrerà. Pensate che, un metro di questo cavo pesa tra i 30 e i 40 chili. Cavi sottomarini come questo aiuteranno il sistema elettrico italiano a evitare blackout come quello avvenuto in Spagna. La rete assomiglia infatti al sistema sanguigno, ha bisogno di un cuore che genera energia e quelle sono le centrali a gas o rinnovabili, ma anche di vene e arterie per trasportarla dove serve. Le interconnessioni garantiscono una rete elettrica più sicura e rendono possibile una riduzione delle bollette. Si potrà infatti trasportare l'energia generata dalle rinnovabili del Sud alle fabbriche del Nord. Terna, il gestore della rete italiana controllata dallo Stato, ha previsto 23 miliardi di euro di investimenti sul sistema nei prossimi 10 anni. Una rincorsa continua in tutta Europa potenziare la rete costerà tra i 400 e i 600 miliardi entro il 2030. Elettrodotti, cavi sottomarini e centraline, convertitori, è il lato meno seducente della transizione energetica, ma non meno necessario rispetto a pannelli e pale. Il Tirrenia Link sarà solo uno dei cavi che Terna poserà sui fondali. Altri sono stati previsti tra Sicilia e Tunisia, tra Sardegna e Corsica e tra Marche e Abruzzo. I costi dovranno essere in parte caricati in bolletta nell'attesa che le rinnovabili contribuiscano a ridurre il prezzo dell'energia.