Vale 40 miliardi il Sostegni bis. È il settimo decreto con aiuti all'economia dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Denari trovati facendo altro debito e che, si spera, saranno gli ultimi per fronteggiare la crisi causata dal Covid. Mario Draghi si aspetta un colpo di remi già in questi mesi ma per una ripresa duratura serviranno i soldi del Recovery Fund. Intanto il Premier spiega che la fetta più grossa dei denari è destinata al mondo imprenditoriale: 17 miliardi, con altri 9 che serviranno per agevolare il credito alle aziende con la proroga delle garanzie pubbliche sui prestiti. Per le partite IVA ci sono sconti su tributi, bollette, affitti e gli indennizzi che da soli valgono 15,4 miliardi. Di questi oltre 11 per bonifici basati sul calo del fatturato e da erogare in tempi brevi, altri 4 da calcolare sulle perdite degli utili e che quindi arriveranno in tasca nei prossimi mesi. Per il settore turistico ci sono 3,3 miliardi con sussidi a tour operator, agenzie viaggi e società di trasporti. Due miliardi per l'agricoltura con agevolazioni fiscali e indennità agli operai del settore. Quattro i miliardi per il lavoro e le famiglie più in difficoltà. All'ultimo minuto è stata inserita una misura anti-licenziamento. Le aziende che chiederanno, entro giugno, la Cassa Integrazione Covid, quella pagata interamente dallo Stato, non potranno licenziare fino al 31 agosto, due mesi in più rispetto al termine già fissato per le grandi aziende. Per evitare poi la temuta emorragia di posti la possibilità per le imprese di assumere i disoccupati senza pagare per sei mesi i contributi pensionistici dei dipendenti con l'obbligo però di versarli se poi li lasceranno a casa. Il Sostegni bis inoltre congela fino al 30 giugno l'invio di nuove cartelle esattoriali e stanzia 100 milioni per mantenere in volo Alitalia in attesa che si definisca il nuovo assetto della Compagnia. Ci sono poi agevolazioni ai giovani per l'acquisto della prima casa, un concorso per tremila professori in materie scientifiche da concludere entro l'estate, mezzo miliardo per i Comuni con problemi di bilancio e oltre due alla Sanità con incentivi per lo sviluppo di vaccini.