Il Centro Studi Confindustria presenta il suo rapporto con le previsioni sull'economia. Il recupero c'è, è graduale, ma è piccolo, un + 4,1% nel 2021, 4,2% nel 2022, con quindi un calo dello 0,7% rispetto allo scenario previsto a Ottobre. "A fine 2022, il lungo recupero dell'economia italiana, porterà la completa chiusura del gap generatosi con la crisi pandemica. Al quarto trimestre del 2022, il livello del PIL sarà inferiore dello 0,3% rispetto a fine 2019. Ma altri grandi paesi europei recupereranno prima. La Germania già a fine 2021". E ancora le ore di lavoro crescono ma c'è un calo del 1,7% dell'occupazione, con però uno spazio per un miglioramento nel 2022, con un + 1,4 % preventivabile, accento posto anche su un altro tema chiave, quello del prezzo delle materie prime con rincari che rappresentano un problema da non sottovalutare. I dati sul deficit confermano un calo graduale, ma numeri che restano molto alti, col 155,7% di debito pubblico nel 2021 e le previsioni di un calo al 152,9% per il 2022. Bonomi sottolinea anche l'importanza di rivedere la policy sui rimborsi per le imprese italiane indebitate in modo pesante a causa degli ultimi avvenimenti. Segnali positivi arrivano dall'export, che dopo la crisi del 2020, dovrebbe risalire fra questo e il prossimo anno. Il Commissario Europeo all'Economia, Gentiloni, lancia un messaggio incoraggiante e dice: "Deve essere anche il tempo del coraggio, che non è mai mancato alle imprese italiane, le politiche economiche devono rimanere di sostegno, aggiunge, è molto probabile che la sospensione del patto di stabilità prosegua anche nel 2022".