La strada carbon-free del vecchio continente a questo punto è segnata. L'Europa ufficializza l'addio a nuove auto e furgoni a benzina e diesel dal 2035 con un OK definitivo arrivato dall'Europarlamento con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. Un testo e soprattutto un contenuto molto dibattuto da mesi. Per i sostenitori del provvedimento si tratta di un voto storico per la transizione ecologica, per i detrattori invece la messa al bando totale dei motori a combustione dal 2035 è un grave errore industriale e politico che mette a rischio migliaia di aziende della filiera. Tra i paesi più apertamente critici nei confronti delle nuove misure c'è anche l'Italia, notoriamente indietro nel suo processo di elettrificazione della mobilità. Va però ricordato che la riforma riguarda esclusivamente la produzione di auto nuove, non quindi il mercato dell'usato. Questo significa che nel 2035 le auto tradizionali continueranno comunque a circolare. Il provvedimento fa parte del pacchetto Fit for 55 per il dimezzamento delle emissioni inquinanti nell'Unione Europea entro il 2030. "Nel 2050 quasi tutti i veicoli che sono su strada dovranno essere a emissione zero. La nostra legge sul clima lo richiede, i nostri cittadini lo richiedono e i nostri produttori si stanno impegnando per questo". Normate le auto il prossimo passo sarà fatto verso i mezzi pesanti. A breve la Commissione Europea presenterà la sua proposta di regolamento sui bus cittadini che dovranno essere a zero emissioni dal 2030. Secondo le bozze del provvedimento l'idea per i mezzi pesanti nuovi è di costringerli a ridurre le emissioni di CO2 in modo progressivo: dal 65 % nel 2030, fino al 90% nel 2040.