Giochi ancora aperti sul superbonus al 110%. La possibilità che venga allungata al 31 dicembre la possibilità per i condomini di accedere all'agevolazione resta ancora in piedi. I termini per presentare la documentazione per nuovi lavori sono scaduti il 25 novembre, ma ci sarebbe l'apertura del governo per una proroga da inserire nella manovra. Oltre ai tempi strettissimi, il nodo principale è quello delle risorse. La misura, introdotta nel 2020 dal secondo Governo Conte, che permette di recuperare quanto speso per ristrutturare le abitazioni purché si migliorino i consumi energetici, ha dato una spinta notevole alla ripresa economica ma è molto costosa. Al 30 novembre, calcola Enea, l'incentivo è cresciuto ancora e il carico sull'erario, previsto a fine lavori per l'agevolazione fiscale, ammonta a quasi 64 miliardi. Di qui, l'idea di ridimensionare la misura: da gennaio, per le nuove ristrutturazioni, il rimborso sarà del 90% con alcune eccezioni, come quella per le villette, dove vivono famiglie a basso reddito che già hanno avviato i cantieri. Sempre per il superbonus, intanto, si cerca una soluzione per i crediti fiscali incagliati che ammonterebbero a 5 miliardi e che rischiano di mettere in ginocchio molto imprese. Di solito, il proprietario di casa dà alle imprese edili il bonus che, a sua volta, lo gira alla banca. L'idea è che gli istituti di credito possano passarlo di mano una volta in più di adesso rendendo più facile lo sblocco. Arriva, inoltre, una garanzia pubblica per chi ha in pancia il credito: in pratica le aziende potranno ottenere dalle banche un prestito coperto dallo Stato.























