Superbonus, possibile rinvio dei termini per i condomini

La ristrutturazione, lo sconto per la ristrutturazione e le riqualificazioni degli edifici, potrebbe cambiare nelle prossime settimane, vediamo allora sicuramente quali sono, diciamo, le informazioni di base che abbiamo sul prossimo anno. Per le villette, per le case unifamiliari, chi non abita in un condominio, la detrazione per ristrutturare casa dovrebbe scendere dal 110 al 90% di sconto, purché non si sia una famiglia a basso reddito, meno di 15 mila euro ISEE e che non ci sia già il 30% dei lavori. Per, invece, i condomini lo sconto è confermato al 110% l'anno prossimo, quindi più che vantaggioso, lo Stato ridà più soldi di quanto si è effettivamente speso purché, però insomma, si sia comunicata la data inizio dei lavori entro fine novembre, almeno così era fino adesso. Invece, nella discussione parlamentare sul decreto legge quater, si sta cercando ed è sempre più certa l'ipotesi di spostare questa data al 31 dicembre, a fine anno, quindi non più al 25 novembre. Vedremo se sarà effettivamente così, è un'ulteriore sconto, un'ulteriore proroga dei termini per il Superbonus 110% che abbiamo già visto nei mesi scorsi. Quindi di quanti soldi stiamo parlando? Sono un sacco di soldi, qua si vede, insomma, secondo Enea, l'andamento del costo per lo Stato, vedete che siamo arrivati a 63,9 miliardi a novembre, tenendo conto che i soldi stanziati erano 33,3 quindi siamo ben oltre, diciamo, lo sconto e stato anche troppo efficace in qualche modo, c'è però anche un rallentamento, vedete quella fetta in giallo, è l'aumento rispetto al mese precedente che è un aumento decisamente più basso rispetto a quanto eravamo stati abituati, quindi c'è un rallentamento anche per i problemi che adesso vi spiegherò perché, siamo sempre sui numeri: 43.411 condomini sono stati ristrutturati, quasi 300 mila case unifamiliari, si tratta però insomma, di poco meno del 3% di tutti gli edifici residenziali, molto più che in passato, molti più lavori che in passato, ma sempre pochi rispetto alle tantissime case, edifici, che ci sono in Italia. Parlavo prima di problemi, perché la misura, appunto, è andata anche troppo bene e quindi ci sono questi crediti incagliati, cioè le imprese anticipano le spese di ristrutturazione, non facendo pagare nulla ai proprietari, si porta a termine i lavori sul cantiere, ma poi la Banca, che invece fino adesso aveva sempre acquistato questi crediti che poi, insomma, verranno restituiti dallo Stato, non li sta più comprando, le Banche o la maggior parte di esse, perché ne hanno comprati troppe, quindi non possono più effettivamente portarne a casa, quindi ci sono queste tante aziende che, insomma, non hanno più liquidità perché hanno anticipato i soldi, ma non se li stanno più vedendo restituire.