"Una sterzata più vigorosa del previsto per la BCE, si sapeva che nel meeting di giugno non avrebbe toccato i tassi, annunciando la stretta per l'estate, ma la svolta di Christine Lagarde è più aggressiva del previsto. Lo schema atteso era chiaro: stop al programma di aiuti il primo luglio, primo aumento del costo del denaro Il 21 luglio di 0,25%, secondo aumento sempre di 0,25 a settembre. Invece la seconda parte di questo programma potrebbe essere più aspra, per settembre Lagarde apre a un rialzo dei tassi più sostenuto, potrebbe essere di mezzo punto percentuale se le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno, ha spiegato in conferenza stampa. E dopo settembre altri aumenti sono alle viste, Lagarde parla espressamente di un percorso graduale ma sostenuto, di ulteriori aumenti. Quanto sostenuto, dipenderà dalle prospettive aggiornate sull'inflazione che allo stato attuale non lascia presagire grandi frenate. La BCE si aspetta che resti su livelli elevati per un certo periodo di tempo, ma non specifica quanto. Più i prezzi saliranno Insomma più la BCE aumenterà i tassi che già stanno crescendo sul mercato interbancario, quello in cui le banche si scambiano soldi tra loro con effetti visibili sui costi di mutui e prestiti a famiglie e imprese e li alzerà proprio mentre la crescita dell'eurozona sta rallentando, col rischio di aggravare la frenata come sempre avviene quando il denaro costa di più. L'inflazione, legata in gran parte agli aumenti dei prezzi dell'energia, esplosi con la guerra in Ucraina, va tenuta quanto più vicina possibile all'obiettivo del 2% come da statuto BCE. A maggio in eurozona era sopra l'8%. Sul fronte dei Titoli di Stato, analoga incertezza per calmierare anche questi prezzi, afferma Lagarde siamo pronti se necessario a un aggiustamento degli strumenti esistenti o, a nuovi strumenti ma non specifica quali.