Con il via libera dell’Antitrust e del Ministero delle imprese e del Made Italy, ha preso il via ufficialmente l'integrazione tra Fastweb e Vodafone, dopo la chiusura avvenuta il 31 dicembre dell'acquisizione, per 8 miliardi di euro, di Vodafone Italia da parte di Swisscom, già proprietaria dal 2007 di Fastweb. Si completa così la più grande operazione sul mercato delle telecomunicazioni in Italia dall'ingresso di Iliad nel 2018, con un riassetto che porta alla nascita, sotto il controllo del colosso svizzero, del nuovo brand Fastweb+Vodafone. Con oltre 20 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse, si posiziona come il principale operatore infrastrutturato a livello nazionale, potendo contare su più di 20.000 siti radiomobili e una rete fissa proprietaria di oltre 74.000 chilometri. Secondo gli ultimi dati AGCOM la quota di mercato mobile di Fastweb sommata a quella Vodafone si attesta al 30,1%, al 26,1% se si considerano solo le SIM cosiddette "human", cioè quelle non industriali o per la domotica. Mentre in quello fisso a banda larga e ultralarga raggiunge il 29,4% e il 32,5% per le linee fisse in fibra. Grazie all'unione delle due aziende, che combina i punti di forza di Fastweb nella connettività fissa e di Vodafone in quella mobile, per il gruppo, dal punto vista finanziario, si potranno generare sinergie per 600 milioni l'anno tramite economie di scala e una struttura dei costi più efficiente. Niente cambierà per i clienti, almeno nei prossimi anni, dal momento che i marchi "Fastweb", "Vodafone" e "ho" continueranno ad essere normalmente utilizzati.