L'ultimo ordine esecutivo sui dazi di Trump riguarda i Paesi che comprano petrolio dal Venezuela, visto che l'amministrazione ha cambiato rotta, quella americana vuole restringere le maglie appunto dell'export di petrolio dal Venezuela, il Paese che ha la più grande riserva al mondo, ma per adesso ne produce circa solo l'1% guardate, questi sono i Paesi, che oggi lo comprano, gli Stati Uniti compresi, sono il secondo Paese e c'è anche l'Italia, anche se per quantità molto ridotte, lo vediamo in questo grafico, circa 5000 barili al giorno nel 2024, sono delle quantità minimali che possono essere anche azzerate in poco tempo, tanto che ormai anche la Cina ha detto basta, non lo compriamo più perché qua rischiamo grosso, vediamo però l'ordine esecutivo che è interessante, una tariffa del 25% può essere imposta sui prodotti in arrivo dai paesi che comprano petrolio venezuelano, il Segretario di Stato Marco Rubio determina a sua descrizione se i dazi entreranno in vigore o meno, insomma, è tutto sulla carta, non c'è nulla di definito né in questo ordine esecutivo, né in quelli in arrivo del 02/04 che dovrebbero essere, a più ampio respiro, quindi i dazi ritorsivi per quei paesi che impongono, secondo l'amministrazione dei dazi e delle barriere commerciali tariffarie o meno, tra cui anche le multe che l'Unione Europea fa a Big Tech americano, poi sulle automobili Trump ha detto nei prossimi giorni, su legname e chip prossimamente, sui farmaci nel prossimo futuro, insomma, una montagna di dazi, ma che per adesso è solo scritta sulla carta, cioè non si ha alcuna informazione, tanto che lo stesso Trump, si contraddice nella stessa frase. A una domanda di un giornalista: "Il 02/04 imporrete i dazi sia reciproci che quelli settoriali" "Sì, sarà tutto assieme, ma non tutti i dazi saranno inclusi quel giorno". E' proprio fumo per adesso semplicemente una cortina fumogena, evidentemente forse anche una strategia. Si parla anche di esenzioni e pause per alcuni paesi, l'ha detto lo stesso Presidente, potrei garantire pause ed eccezioni a molti paesi sui dazi, Bessent, il suo Segretario al Tesoro, qualche giorno prima aveva detto, "Noi li chiamiamo gli sporchi 15, sono gli stati che hanno consistenti barriere verso le nostre merci sia tariffarie che non, insomma è difficile sperare che l'Unione Europea non sia dentro questa, quindicina di paesi, visto il um amplissimo surplus commerciale che abbiamo, c'è chi dice per barriere commerciali, c'è chi dice perché facciamo delle buone merci che comprano gli americani. .