La manovra di bilancio 2025 taglierà parte degli sconti fiscali garantiti fino a oggi dallo Stato a partire dai contribuenti più benestanti. Dall'anno prossimo infatti chi guadagna più di €75.000 lordi, vale a dire circa 3.400 nette al mese, potrebbe subire un taglio e dunque pagare più tasse. I limiti saranno applicati sulle spese per cui si può godere di questi sconti come le ristrutturazioni edilizie, le ricevute del veterinario o le tasse universitarie. Saranno invece escluse dai tagli le spese sanitarie come anche tutte quelle fatte negli anni passati. Per chi non ha figli a carico i limiti saranno più stringenti, mentre saranno più laschi per chi ha famiglie numerose, anche se tutti andranno a perderci potenzialmente rispetto a oggi e i tagli si faranno ancora più sentire dai €100.000 lordi in su. Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo di voler comprare una casa con un mutuo per poi ristrutturarla. Fino a oggi potremmo beneficiare sia della detrazione sugli interessi del prestito che dei bonus edilizi per la ristrutturazione, aiuti che nel migliore dei casi potrebbero arrivare fino a €5.560 di sconto sulle tasse, all'anno per 10 anni. Ma attenzione, se guadagnate più di €100.000 lordi e non avete figli dall'anno prossimo lo sconto si abbasserebbe a €2.000. Significherebbe pagare migliaia di tasse in più, ogni anno per un decennio. Ovviamente i tagli agli sconti si applicheranno solo a chi ha molte spese da detrarre e guadagna oltre €75.000, circa 300.000 persone in tutta Italia. Secondo l'Ufficio Parlamentare di Bilancio la novità farà risparmiare a regime circa un miliardo di euro all'anno allo Stato. Nella manovra trovano spazio anche altre riduzioni degli sconti fiscali come le detrazioni per i figli a carico con più di 30 anni e quelle per l'acquisto di caldaie a gas molto utilizzate nelle ristrutturazioni edilizie.