Sì, facciamo un passo indietro per capire per bene questa storia, perché? Beh, tutto parte dal febbraio 2022 in cui gli Stati occidentali decidono di sequestrare buona parte delle riserve della Banca centrale russa, cioè sostanzialmente i capitali che lo Stato russo aveva messo da parte per garantire la propria stabilità economica. Vedete questa festa in rosso sono 265 miliardi di euro che erano però detenuti negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, cioè in Paesi che hanno sanzionato lo Stato russo dopo l'invasione dell'Ucraina e hanno congelato questi soldi, non sono più nella disponibilità della Federazione russa, benché siano di loro proprietà, un vero e proprio sequestro. Di questi, tra l'altro, 195 si trovano in Belgio, perché? Perché in Belgio c'è Euroclear che è la società depositaria belga, insomma è una delle città più importanti dal punto di vista finanziario che detengono buona parte dei capitali a livello globale. Ora si pensa, anzi gli ambasciatori europei hanno deciso di utilizzare i profitti generati da questi capitali, che sono investiti come obbligazioni, insomma come anche i comuni cittadini investono i soldi, per destinarli all'Ucraina. Questi sono proprio i profitti generati, gli interessi generati su questo capitale ogni trimestre a partire dagli asset russi. Vedete sono circa 5 miliardi di euro al netto delle tasse che lo Stato belga impone. Da febbraio in poi del 2024, questi soldi potranno essere destinati all'Ucraina. Già 3 miliardi, si stima, per l'anno in corso, di cui il 90% per aiuti militari, il 10% per aiuti umanitari, anche perché ci sono alcuni Paesi che detengono queste riserve che non sono nella NATO e quindi, ecco, si è cercate un compromesso da questo punto di vista. Facciamo però un confronto tra i soldi che potranno arrivare, aggiuntivi, circa 3 miliardi all'anno dicevamo, a tutti gli aiuti già destinati, vedete che alla fine la situazione non cambia granché. Gli Stati Uniti hanno fatto invece una scelta diversa, cioè hanno destinato proprio le riserve che avevano nella loro disponibilità all'Ucraina, non solo gli interessi, ma tutti i soldi, tutto il capitale dei russi, questa è una situazione, una scelta che per adesso l'eurozona non ha fatto, vedete queste sono le parole di Christine Lagarde, Presidente della BCE, che alza l'allarme rispetto a questa scelta, perché passare dal sequestro alla vera e propria confisca, utilizzando questi soldi, potrebbe violare l'ordine internazionale legale che si vuole andare a proteggere, e anche ridurre la credibilità dell'euro e del dollaro e delle istituzioni fiscali e finanziari dell'Unione Europea e quindi ridurre la fiducia proprio e fare in modo che altri Paesi possono confiscare, a loro volta, degli asset degli Stati europei.























