Eh sì, perché l'occidente deve combattere la guerra in Ucraina con le armi che ha disposizione, quindi non quelle militari ma quelle economiche. E così ha fatto nel corso dell'ultimo mese e sono successe almeno tre fatti storici che ci ricorderemo sicuramente anche per i prossimi anni. Il primo è la fuga da Mosca dei principali brand, dei principali marchi occidentali. Qua ne vediamo solo alcuni, ma sono più di 400 secondo la Yale School of Management. E vediamo marchi simbolici, Pepsi, McDonald's, Coca-Cola, che erano arrivati in Russia dopo la caduta dell'Unione Sovietica e altri invece poi anche fondamentali, fabbriche, Volkswagen, Ford o per esempio sistemi di pagamento come MasterCard e Visa. Insomma c'è davvero una grande uscita, fuga appunto da Mosca anche se non tutte le aziende sono andate via. Il secondo fatto fondamentale e storico probabilmente è questo, rappresentato in questo cartello, cioè il grande numero in forte crescita di politici russi sanzionati, tra cui lo stesso Putin, oligarchi russi che hanno visto i loro beni in Unione Europea, negli Stati Uniti, in altri paesi del mondo bloccati, tra cui yacht e ville, per esempio, e vediamo che arrivano fino a 939 persone. Sono talmente tante che alcuni uffici europei dei governi dicono che sono troppi per poi controllarli tutti e bloccare i loro patrimoni. Ma poi l'arma principale però è la finanza. Sappiamo quanto è globalizzata, quanto è forte il sistema finanziario basato sul dollaro e sull'euro occidentale e quindi vediamo che sono stati bloccati i pagamenti con la Banca Centrale russa, quindi col governo russo che non può più finanziarsi sul sistema finanziario internazionale e sono state bloccate le riserve. Alcune banche russe private anche sono state estromesse da Swift, quindi non è possibile fare un pagamento oggi a queste banche. Cosa è rimasto aperto? Beh, questo è un punto dolente per noi ma non possiamo farne a meno, il gas russo. Noi continuiamo a pagare 400 milioni di dollari al giorno alla Russia come Unione Europea per le nostre forniture di gas e non possiamo farne a meno per adesso. Quali sono gli effetti? Beh, da una parte molto pratici, vediamo che in Russia c'è un'alta inflazione, questa è una tweet di alcuni giorni fa che fa vedere il menù di un ristorante in cui tutti i prezzi a Mosca, tutti i prezzi sono aumentati del 20%. Perché? Perché appunto abbiamo colpito duro l'economia russa ma forse non abbastanza perché appunto tenendo aperto quel canale di finanziamento del gas evidentemente il rublo sta tornando anche ad avvicinarsi al livello pre guerra. Vedete 80 rubli per un dollaro, ora stiamo 97-96 e quindi, insomma, evidentemente quello è un canale con cui la Russia continua a finanziarsi e continua a finanziare la sua guerra. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno ulteriori sanzioni anche sull'energia, perché quello è ormai l'unico punto con cui possiamo colpire Putin.