È arrivato l'ultimo tassello per l'approvazione del Recovery Plan italiano e l'arrivo dei primi fondi europei. Dall'ECOFIN di oggi, la riunione dei ministri dell'economia dei 27 Stati membri, arriva l'ok al piano italiano che ha già ricevuto il via libera a pieni voti anche dalla Commissione Europea. Dopo più di un anno dall'annuncio del Recovery Fund si apre dunque la porta all'arrivo dei primi denari europei al nostro Paese. I ministri dell'economia si sono infatti accordati per approvare i piani di 12 Paesi tra cui, oltre al nostro, quelli di Francia, Germania, Grecia, Portogallo e Spagna. Gli altri piani dovranno attendere invece la prossima riunione dell'ECOFIN attesa per il 26 luglio. Ora nella seconda metà del mese è atteso il pre-finanziamento del Recovery Fund che vale il 13% del totale, per il nostro Paese la fetta raggiunge i 25 miliardi di euro che arrivano dalle emissioni di debito europei iniziate un mese fa. Tutti i successivi fondi che raggiungeranno i 191 miliardi, più quelli in arrivo dal REACT-EU l'Italia li riceverà a patto di dimostrare di rispettare gli impegni presi con l'Europa nel Recovery Plan. Nel documento sono previste diverse riforme su cui il Governo ha già prodotto i primi risultati come per pubblica amministrazione e giustizia, mentre fisco e concorrenza rimangono ancora cantieri aperti. Ci sono poi i progetti su cui spendere i soldi che dovranno procedere spediti e raggiungere gli obiettivi previsti entro i tempi concordati, altrimenti il rischio oltre che perdere la grande occasione della prima vera redistribuzione europea dopo una crisi economica, sarà non vedersi rimborsate le spese da Bruxelles, che due volte all'anno verificherà l'avanzamento dei lavori in Italia. Questo è il compromesso se si vogliono ricevere soldi che in buona parte non dovremo restituire e che saranno pagati da contribuenti francesi, tedeschi e olandesi.