Jessica, ricevi quest'anello, sintomo... simbolo... Scene da un matrimonio, scene che per il momento possiamo rivedere solo nei film. Abiti, fiori, banchetti, confetti, i matrimoni sono, o meglio erano un bell'affare da circa 40 miliardi di fatturato l'anno. Tra marzo e aprile, ben 17 mila coppie hanno deciso di rimandare il momento del fatidico sì. Altri cinquantamila, si stima tra maggio e giugno, faranno ugualmente con una perdita di 26 miliardi di euro per la filiera, perché al tempo del coronavirus ci si sposa così: mascherina sì e no party, secondo Dpcm. C'è poi chi addirittura sceglie nozze social, ma non in Italia, come ci racconta la wedding planner Anna Fracisco. Nemmeno nei peggiori incubi, assolutamente... anzi... molte spose lo hanno letto o visto in televisione o letto sui giornali e da questo sono molto terrorizzate. La sposa italiana, in particolare, è una sposa molto attenta alle tradizioni, sogna questo giorno da quand'era bambina. Baci e abbracci non potranno mancare, la sposa con la mascherina io proprio non me la vedo e di tutti i clienti che ho non ce n'è una che minimamente possa, tra virgolette, far passare questo pensiero. Sicuramente si possono trovare delle alternative ai tavoli invece che con 12 ospiti, tavoli tondi con tutti gli ospiti proprio uno a fianco all'altro, si possono distanziare un po', per carità. Se i decreti vanno di 15 giorni in 15 giorni le spose sono molto preoccupate perché il nostro lavoro è un lavoro di programmazione. Il problema è che noi come categoria non compariamo in nessun decreto. Siamo molto preoccupati e ci stiamo muovendo per farci sentire.