Bonus e sussidi decisi dal Governo il 17 marzo con il decreto “Cura Italia” diventano operativi. Per la cassa integrazione allargata che cioè riguarda anche le aziende che normalmente non possono utilizzarla, si può già presentare la richiesta. Spetta alle imprese farlo, ma la procedura richiede più passaggi. Per permettere il prima possibile a impiegati e operai di ricevere i soldi, ci sarà probabilmente la possibilità che siano le banche a mettere sul conto corrente dei beneficiari i denari, 80% della retribuzione con tetto a 1200 euro per poi farsi rimborsare dallo Stato. Dal primo aprile, invece, si potrà compilare online sul sito dell'INPS, con un accesso semplificato, la domanda per i 600 euro che spettano ai lavoratori autonomi, ma i professionisti che appartengono a un ordine devono chiederlo alla loro cassa previdenziale. In tutti i casi è il diretto interessato che si deve attivare. Anche per il bonus baby sitting, il primo giorno utile per la domanda, sempre sul sito dell'INPS è il primo aprile. Si tratta al massimo di 600 euro fino a 1000, solo per il personale sanitario, per le famiglie che hanno figli con non più di 12 anni, riguarda sia i dipendenti sia i lavoratori autonomi ed è alternativo al congedo che invece va chiesto alla propria impresa e dà diritto alla metà dello stipendio. Per tutti questi tipi di sostegno il Governo prevede che i primi soldi arriveranno a metà aprile. Entro il 31 marzo, invece, i Comuni dovrebbero ricevere i 400 milioni per gli aiuti alimentari. Saranno i Sindaci, poi a stabilire a chi spetta il bonus per la spesa che potrebbe aggirarsi in media sui 400 euro a famiglia. Infine il cosiddetto: reddito d'emergenza, è ancora in gestazione. L'idea è di dare 600 euro a quei lavoratori precari che a causa dell'epidemia hanno perso l'occupazione e che non beneficiano di alcun sussidio.