Arriva nero su bianco la prima certificazione della caduta verticale dell'economia italiana causata dall’epidemia di coronavirus. Il prodotto interno lordo è sceso del 4,7% nei primi 3 mesi di quest'anno. Si tratta del calo peggiore contenuto negli archivi Istat da 25 anni e l'ufficio di statistica sottolinea come si tratti di una stima che potrebbe peggiorare. L'andamento del Pil è stato condizionato dalle chiusure di aziende e attività commerciali decretate a marzo e a fine anno, secondo le previsioni del Governo, il crollo potrebbe essere dell'8%, sempre che nei prossimi mesi si riprenda a buon ritmo. La crisi sanitaria sta schiacciando anche il resto d'Europa, con cali ancora più marcati in Francia e Spagna e ne risente l'inflazione che si è fermata, tranne per i prezzi dei beni di maggior consumo fra i quali gli alimentari, cresciuti in maniera robusta. La pandemia pesa anche sul mercato lavoro. Il mese scorso il tasso di occupazione ha sostanzialmente tenuto grazie soprattutto all'ampio ricorso alla cassa integrazione, i cui confini sono stati estesi con i provvedimenti del Governo. Si tratta di oltre 9 milioni di italiani che non sono andati in fabbrica o in ufficio, ma di questi solo 5 milioni hanno finora ricevuto l'assegno, decisamente più basso del normale stipendio. “Un ritardo deplorevole” l’ha bollato il Ministro del tesoro Umberto Gualtieri, riferendosi in particolare alla cassa in deroga utilizzata soprattutto dalle imprese più piccole, che richiede un iter piuttosto lungo che coinvolge le Regioni che è arrivata solo a 29.000 lavoratori. Tornando ai dati dell'Istat sul lavoro il tasso di disoccupazione risulta in calo ma questo è dovuto perlopiù all'aumento degli inattivi. In pratica è cresciuto il numero di chi non cerca un posto, i cosiddetti scoraggiati. Le cose sarebbero andate peggio se Palazzo Chigi non avesse adottato misure di sostegno e per questo con la nuova manovra, attesa a giorni, saranno rifinanziati sussidi, circa 40 miliardi da utilizzare per le indennità per le partite Iva, gli aiuti ai dipendenti e le agevolazioni alle imprese.