I singoli Stati stanno rispondendo all'emergenza economica legata alla pandemia con una pioggia di miliardi, chi più chi meno, ognuno in base alle possibilità, ma tutti hanno previsto delle forme di aiuto o sussidi per cittadini e imprese. Il problema è quanto tempo ci mettono questi soldi ad arrivare a chi ne ha bisogno. Burocrazia e controlli possono far sì che per avere materialmente in tasca gli aiuti passi parecchio tempo. In Italia le richieste per il bonus da 600 euro il primo giorno hanno mandato in tilt il sito dell'INPS. Il nord Europa, invece, sembra confermare la sua fama di efficienza. Le testimonianze in arrivo dalla Germania, ad esempio, raccontano che uno dei sussidi assimilabili ai 600 euro italiani, quello per autonomi e piccole imprese che può arrivare fino a 15000 euro a seconda delle necessità e delle dimensioni dell'attività, arriva molto velocemente e pochi giorni dopo la richiesta fatta tramite l'apposito portale. Berlino, ad esempio, in pochi giorni ha distribuito quasi un miliardo e mezzo a 150000 lavoratori autonomi, freelance, artisti. 5000 euro al mese arrivati con bonifico e senza intoppi informatici. Stessa rapidità in Svizzera. Qui però non si tratta di sussidi, ma di prestiti per le piccole e medie imprese con la garanzia dello Stato, erogati nel giro di 48 ore, mentre per i lavoratori autonomi è stato esteso il sussidio di disoccupazione normalmente riservato ai dipendenti. Meccanismi dunque approvati con grande tempismo e con lo stesso tempismo messi in pratica, per far arrivare i soldi a chi ne ha bisogno. La chiave fondamentale per il successo di questi piani di sostegno pubblico.