Young factor, progetto dell'Osservatorio Giovani editori

Due parole chiave: internazionale e multimediale. Questo diventa Young Factor il progetto di educazione economico-finanziaria lanciato ormai 8 anni fa dallo osservatorio permanente giovani-editori. L'obiettivo di questa edizione è quello di riguadagnare la fiducia dei giovani attraverso un dialogo con le istituzioni economiche europee per abbattere l'antagonismo che si è creato verso un sistema percepito come troppo distante. "Sarà la prima generazione dal dopoguerra che avrà meno di quella che l'ha preceduta. Da questo punto di vista, in una società in cui il cambiamento è così veloce, darà a questa generazione il tempo di capire dove si trova, è qualcosa che può rappresentare un vantaggio: e questo vantaggio, questa generazione lo può trarre nell'educazione economico-finanziaria, imparando ad usare bene quegli strumenti che il risparmio della famiglia, nella migliore delle ipotesi, le potrà consegnare. E guadagnando così il tempo per capire l'ambiente in cui si trova, trovare il proprio posto al mondo e cominciare la propria sfida". L'ignoranza costa, per questo Young Factor mira a preparare gli studenti per renderli consapevoli delle sfide del presente e prepararli a quelle del domani. Tre le azioni messe in campo insieme ad Apple, Intesa San Paolo, Unicredit e le maggiori università italiane. La formazione dei docenti delle scuole superiori, l'individuazione di 10 parole chiave da approfondire e la verifica sull'apprendimento dei ragazzi. E poi c'è l'impegno dei governatori delle banche centrali di Spagna, Portogallo Olanda, Germania e Francia per costruire un progetto di educazione finanziaria che consolidi il senso di appartenenza all'Unione Europea. E una presenza importante: Christine Lagarde. "Abbiamo l'onore di avere Christine Lagarde, la Presidente della Banca Centrale Europea, a Firenze il prossimo 31 marzo per un dialogo con 400 studenti europei sulle sfide del futuro". Sviluppare il pensiero critico e spingere i ragazzi alla ricerca della verità perché il futuro è nelle loro mani.