Tre quarti del territorio francese sono sotto vigilanza a causa delle alte temperature, da sud-est fino alla regione di Parigi. La terza ondata di calore di quest'estate colpisce meno duramente di quella di luglio durata due settimane, ma abbastanza da far salire i termometri a 40 gradi e abbastanza da peggiorare le conseguenze della siccità che interessa tutto il Paese. Il mese di luglio è stato il più secco dal 1959 quando sono iniziate le rilevazioni. Da inizio agosto anche Parigi è sotto sorveglianza per la bassa portata del fiume Senna. L'ente Eau de France ha garantito che l'acqua per uso domestico è assicurata, anche grazie a dei bacini di stoccaggio che si trovano soprattutto nella zona est della città. Resta il fatto che il comune invita tutti i cittadini a limitare il più possibile l'utilizzo di acqua e soprattutto avverte che la temperatura media potrebbe essere più alta in rubinetti e fontane. Proprio le temperature troppo elevate del fiume Rodano potrebbero costringere il colosso nazionale francese dell'energia EDF a ridurre la produzione di energia nucleare o a sospendere, da fine settimana, un reattore della centrale di Tricastin vicino a Montpellier. Le acque del fiume sono infatti collegate direttamente al sistema di raffreddamento della centrale. Anche la produzione in altre centrali più piccole sul Rodano o sul fiume Garenne potrebbe essere ridotta per la stessa ragione. La Francia non è certo l'unico paese europeo a risentire del caldo record. Anche in Spagna, Svizzera, Germania ed Austria, oltre all'Italia, sono attese questa settimana temperature fino a 10 gradi più alte rispetto alla media del periodo.























