Sfidano il sultano Erdogan e i divieti imposti dal governo gli studenti e gli attivisti turchi che hanno marciato verso Piazza Taksim, zona dove è vietato manifestare dal 2013 e dove le forze dell'ordine sono ancora più in allerta dopo le recenti massicce manifestazioni contro il regime delle scorse settimane. Centinaia vengono arrestati dalla polizia e trascinati via sugli autobus. Il Paese è in subbuglio dal giorno dell'arresto del sindaco di Istanbul, principale avversario politico del presidente. Tensioni anche in Perù, dove i lavoratori dei trasporti pubblici della capitale Lima, si sono scontrati con la polizia durante uno sciopero per chiedere provvedimenti contro la crescente ondata di criminalità che ha portato a un numero record di omicidi. Si marcia anche a Belgrado, in Serbia, per chiedere cambiamenti al governo. La protesta guidata dagli studenti segna i sei mesi dal crollo del tetto di una stazione ferroviaria a Novi Sad, dove 16 persone hanno perso la vita. L'incidente ha scatenato le proteste in corso, con i manifestanti che denunciano la corruzione e l'incompetenza del governo Vucic. Davanti alla sede europea delle Nazioni Unite, centinaia di dipendenti hanno protestato contro i licenziamenti all'interno dell'organizzazione, licenziamenti legati ai tagli operati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Migliaia di indigeni, provenienti da tutto il Brasile, si sono riuniti nella capitale Brasilia per protestare contro le leggi che minacciano i loro diritti territoriali, opponendosi in particolare a un provvedimento che potrebbe rendere impossibile, per alcune tribù, reclamare i territori che sono state costrette ad abbandonare. I lavoratori sudcoreani si sono radunati nel centro di Seul per celebrare la Giornata Internazionale dei Lavoratori, chiedendo maggiori diritti sul lavoro. La manifestazione fa parte di un movimento più ampio per promuovere i diritti sindacali e le riforme sociali. Migliaia di greci hanno protestato ad Atene, chiedendo salari più alti per contrastare l'aumento del costo della vita. Si tratta del secondo sciopero e protesta dei sindacati in un mese, mentre le famiglie lottano contro l'aumento dei costi di cibo, energia elettrica e alloggi. .























