Il giorno che ha cambiato la storia inizia quando, alle 8:46 in America, il volo American Airlines 11 si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center di New York. A quell'ora ci sono già centinaia di persone negli uffici di uno degli edifici più iconici al mondo. 4 minuti dopo, alle 8:50, il Presidente americano George W Bush è avvertito dell'accaduto. Alle 9:02 è diffuso dagli altoparlanti della seconda Torre, quella Sud, l'ordine di evacuazione. Appena un minuto dopo però, alle 9:03, il volo United Airlines 175 si schianta sull'edificio. È chiaro a tutti che l'America è sotto attacco. Sono le 9:05 quando il presidente Bush, in visita in una scuola della Florida, è informato dell'impatto di un secondo aereo. Alle 9:37, mentre sono iniziate le evacuazioni dello staff della Casa Bianca, il volo American Airlines 77 si schianta sul pentagono. Alle 9:59 la Torre Sud del World Trade Center, che bruciava da più di 50 minuti, collassa in mondovisione in meno di 10 secondi, uccidendo centinaia di persone intrappolate al suo interno e decine di Vigili del Fuoco accorsi per salvare vite. L'orrore continua. Il volo 93 si schianta in un campo della Pennsylvania dopo che i passeggeri, ormai coscienti di quanto stesse accadendo a New York, assaltano i quattro attentatori. Sono le 10:03, 25 minuti dopo crolla la seconda Torre. Il bilancio è tragico e senza precedenti. Non faremo distinzioni tra i terroristi che hanno commesso questi atti e coloro che li ospitano, dice Bush, quando alle 20:30 parla a una Nazione ferita e terrorizzata. L'attacco è rivendicato da Al-Qaida, l'organizzazione terroristica guidata da Osama Bin Laden, annidiata tra i monti dell'Afghanistan retto dall'oscurantismo talebano. Il 7 ottobre i primi soldati americani entrano nel Paese. Inizia la guerra più lunga, durata vent'anni e terminata tra violenze e controversie nell'agosto del 2021, con la partenza delle forze internazionali e il ritorno al potere dei talebani a Kabul.