Tutto avviene velocemente alle prime luci dell'alba, quando un massiccio attacco missilistico viene lanciato da Gaza verso Israele. L'operazione Alluvione Al-Aqsa ha inizio. Sirene di allarme risuonano in tutto il Paese. I terroristi di Hamas attaccano le postazioni militari israeliane al confine, distruggono le torri di guardia e aprono brecce nella barriera al confine con la Striscia di Gaza. Uno sciame di terroristi a bordo di autocarri, camioncini, motociclette, bulldozer, riescono a conquistare i valichi di frontiera a Kerem Shalom ed Erez. È un attacco coordinato, i miliziani entrano in Israele anche con motoscafi, parapendii a motore e deltaplani. Via terra, a bordo di pick-up, riescono a raggiungere la città di Sderot, aprono il fuoco su militari e civili, è una mattanza. La furia omicida arriva anche dall'alto, i combattenti palestinesi atterrano con i deltaplani a Re’im, dove migliaia di ragazzi, ignari di quanto sarebbe avvenuto di lì a poco, partecipano al festival musicale Supernova. I giovani vengono accerchiati, in centinaia muoiono. Spari, violenze, stupri che poi saranno provati, non c'è fino allo scempio che viene perpetrato. I sopravvissuti cercano di fuggire nei campi ma vengono raggiunti, rapiti e portati nella Striscia. Non risparmiano nessuno, nemmeno i neonati: i kibbutz intorno alla Striscia di Gaza vengono presi d'assalto, casa per casa, intere famiglie vengono sterminate, i corpi mutilati, bambini uccisi, case incendiate. In un solo giorno sono 1.200 i morti tra civili e militari israeliani, 250 le persone rapite. Dal 7 ottobre 2023, Israele è in guerra con Hamas: la Striscia di Gaza viene sigillata e diventa il campo di battaglia. In 12 mesi i morti tra miliziani e civili palestinesi sono oltre 40.000. E il conflitto si è allargato a tutta la regione.