Mi chiamo Riccardo Corradino, ho 32 anni, sono italiano, sono un chirurgo, mi trovo a bordo della nave Conscience della Freedom Flotilla Coalition, alle mie spalle vedete anche una barca a vela del Thousand Madleen. Siamo un gruppo di navi dirette a Gaza. La nave Conscience su cui mi trovo è una nave di 70 metri con 100 persone di equipaggio. Siamo medici, siamo infermieri, personale sanitario, giornalisti. Nel grembo di questa nave portiamo solo cibo, ma anche tonnellate di farmaci. Farmaci di uso comune contro l'ipertensione, farmaci per il diabete, farmaci per controllare il livello di colesterolo nel sangue, ma anche farmaci indispensabili, salvavita, come quelli da utilizzare nella terapia intensiva oppure nelle sale di rianimazione. Oltre a portare aiuti abbiamo l'obiettivo di riuscire fisicamente a entrare a Gaza. Quindi non solo di creare un corridoio umanitario, ma di creare un corridoio umano. Un corridoio che permetta l'ingresso di professionisti, di persone come me medici, sanitari, giornalisti che vadano a dare il cambio ai colleghi e alle colleghe della Striscia di Gaza che ormai vivono quotidianamente questo genocidio e per cui tanti di loro hanno perso la vita. Ricordiamo dal 7 di ottobre sono più di 1.677 i medici uccisi mentre prestavano aiuto, mentre prestavano cure, mentre coprivano il loro turno in ospedale. Ecco, quindi noi ci troviamo qui per questo, per dare un aiuto concreto, un supporto reale alla popolazione non solo con i farmaci, ma anche con le nostre mani. .























