Se il faccia a faccia al caminetto dello Studio Ovale è stato un disastro, magari a Roma potrebbe andare meglio. Nulla è certo dato il carattere di entrambi, ma Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che sarebbe interessato a incontrare Donald Trump, in occasione del funerale di Papa Francesco sabato. Un gesto distensivo che potrebbe rendere il dialogo tra Washington e Kiev meno complicato. Donald Trump ha inoltre rivelato che a Roma, sempre in occasione dei funerali, avrà diversi incontri, ma non ha dato altri dettagli. Il Presidente americano aveva già fatto trapelare durante la recente visita della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington, che in caso di visita in Italia avrebbe potuto confrontarsi con altri leader europei. A Roma sabato arriverà non per rispondere all'invito italiano, ma per l'ultimo saluto a Papa Francesco. E vista l'amplissima delegazione europea a partire da Ursula von der Leyen difficile, anche di sfuggita, che non incontri o non scambi qualche parola con gli altri leader del Vecchio Continente. Le parole con cui ha definito i rappresentanti dell'Europa, da truffatori a delinquenti, non sono un buon viatico per creare un pacifico clima di confronto, dato gli spinosi dossier dazi, difesa e conflitto in Ucraina, ma le circostanze contribuiranno, se non altro, a smorzare i toni. Sarà comunque l'Europa a occupare gran parte dell'eventuale agenda trumpiana. Anche perché gli altri possibili interlocutori, Russia e Cina, hanno scelto un profilo molto basso. Mentre Mosca manderà la Ministra della Cultura, Pechino si è limitata a restituire il passaporto al Cardinale Joseph Zen, ex vescovo di Hong Kong in passato critico con il regime comunista, per partecipare al Conclave. È comunque già abbastanza. Probabilmente non si avranno le immagini storiche del funerale di Giovanni Paolo II, in cui si videro vicini, anche se non si incontrarono, rappresentanti israeliani e iraniani, e parteciparono ben tre presidenti degli Stati Uniti. Forse sabato più che le presenze si peseranno le assenze, a partire da Israele, che invierà solo l'Ambasciatore presso la Santa Sede. Oppure, almeno finora, dei tanti Paesi arabi musulmani, che pure dal Pontefice hanno avuto sostegno indiscutibile. .