Aborto Usa, Biden: "Sentenza un grave errore"

É una brutta giornata per il Paese e per la Corte. Adesso siamo chiari su una cosa. La salute delle donne di questa nazione è a rischio. Le parole di Biden sono quelle del fronte sconfitto, quello liberale progressista che, di fronte alla sentenza della Corte Suprema, guarda con orrore ai passi indietro sul fronte dei diritti civili che si stanno compiendo in America. Ma è anche una chiamata alle armi, anzi, alle urne; visto che il presidente USA, in calo nei sondaggi per un'inflazione galoppante, deve affrontare le forche caudine del Midterm. Le elezioni di metà mandato che sono tradizionalmente una pagella per l'operato dell'inquilino della Casa Bianca. E voi soprattutto con il vostro voto potete intervenire, potete avere la parola finale. Tutto questo non finisce qui. Resta da vedere che cosa accadrà nelle urne, ma intanto Missouri e Texas vietano immediatamente l'interruzione di gravidanza, mentre lo stato di New York, accoglie le donne che vogliono abortire. La foto di un paese spaccato: da un lato, l'America rurale conservatrice, rappresentata dai Fly over People, che abitano gli stati centrali, dall'altra, quella liberale, cosmopolita, distribuita sulle coste atlantica e pacifica. Però quell'America conservatrice, finora ha trovato una formidabile cassa di risonanza. Non solo nei canali di informazione, come Fox e One America, ma anche in una parte del clero cattolico più conservatore rappresentato dai vescovi che hanno applaudito la decisione della Corte. Il primo fra tutti poi Donald Trump, naturalmente, che ha definito la sentenza della Corte Suprema la maggior vittoria per la vita in una generazione. Missouri e Texas sono solo i capifila dell'ondata reazionaria: altri cinque stati hanno seguito il loro esempio. Sono tutti a guida repubblicana. Avevano già varato restrizioni durissime sull'interruzione di gravidanza. Lo scenario, però, potrebbe peggiorare ulteriormente. Sono, infatti, in tutto 26 quelli in cui l'aborto potrebbe essere bandito per sempre. In Kentucky, Louisiana, North e South Dakota, Arkansas, Missouri, Alabama, Dakota, Utha, Idhao e Tennessee in misura diversa stanno per entrare in vigore restrizioni al già limitato diritto all'aborto.