Negli Stati Uniti non sarà più garantito il diritto all'aborto. La decisione della Corte Suprema americana ha ribaltato la sentenza Roe contro Wade. Quella sentenza che dal 1973 per quasi 50 anni ha tutelato la libertà delle donne di interrompere una gravidanza. La Costituzione non stabilisce un diritto all'aborto. Roe e Casey, che sarebbe l'altra sentenza del 92 che ha esteso tale diritto sono annullate. Scrive la Corte nelle oltre 200 pagine di sentenza pubblicate. Spiegando che ora l'autorità di regolare l'aborto è rimandata ai cittadini e ai loro eletti rappresentanti. Tradotto, ogni singolo Stato potrà e dovrà decidere. Il caso che è arrivato alla Corte Suprema, e il caso Dops vs Jackson Women's Health. I Giudici erano stati chiamati a valutare la legittimità costituzionale della nuova legge del Mississippi, che vieta gli aborti dopo le 15 settimane. Sono stati 6 i voti a favore dei Giudici repubblicani. Tre dei quali nominati dall'ex Presidente Trump che hanno sovrastato i tre voti dei Liberal. Ora ciascuno stato disciplinerà l'aborto, gia in alcuni di questi le leggi sono più restrittive. Non solo il Mississippi ma anche ad esempio il Texas e l'Oklahoma, che ha varato un divieto all'interruzione di gravidanza fin dalla fecondazione tranne che per emergenze mediche o in caso di stupro incesto o aggressione sessuale. E alcuni degli Stati avrebbero già preparato le cosiddette "trigger low", norme che entrano in vigore automaticamente dopo la decisione della Corte Suprema e annullano il diritto all'aborto. Fino all'ultima parte del ventesimo secolo il diritto all'aborto era praticamente sconosciuto alla legge americana, scrive la Corte Suprema nella sentenza, e da oggi tornerà ad esserlo.