La soddisfazione per il cessate il fuoco è unanime. La speranza che regga e che si trasformi in una pace più duratura anche. I dubbi e i timori però sono altrettanto numerosi nella comunità internazionale. Un ruolo centrale nel raggiungimento dell'intesa, a parte l'iniziativa principale degli Stati Uniti, è stato svolto dai due Paesi che hanno rapporti diretti con Hamas e altrettanto con Washington, cioè il Qatar e la Turchia. E proprio il presidente turco Erdogan è stato tra i primi a esprimere la propria soddisfazione per l'accordo di Sharm el-Sheikh, e a ringraziare esplicitamente il presidente degli Stati Uniti Trump. La Turchia è direttamente coinvolta anche nella gestione dell'immediato futuro. Farà parte della task force internazionale incaricata di monitorare il rispetto della tregua. L'Europa invece è rimasta in una posizione piuttosto marginale in questa fase e così le istituzioni e i governi europei, oltre ad aver accolto con soddisfazione la notizia del cessate il fuoco, si sono subito offerti di contribuire al mantenimento della pace, alla ricostruzione della Striscia di Gaza e all'afflusso di beni umanitari. "Possiamo noi stessi contribuire all'iniziativa americana. complementarla. Abbiamo un impegno verso il Medio Oriente e supportiamo la visione di questo piano di pace, un cessate il fuoco permanente, la stabilizzazione di Gaza e garantire la sicurezza per tutti sulla base di una soluzione politica. E la coesistenza, una coabitazione pacifica fra palestinesi e israeliani nella Regione. E' stato detto che dobbiamo estendere la pace e la normalizzazione a tutta l'area" Così Macron nella riunione che a Parigi ha riunito i Ministri degli Esteri europei, mentre il capo della Commissione europea von der Leyen, ha invitato le due parti a rispettare tutti i termini dell'accordo.























