"Siamo un gruppo di famiglie adottive, in attesa di raggiungere i bambini che ci sono stati abbinati dalla Cina 3 anni fa nel corso appunto di una procedura di adozione internazionale. Le procedure adottive si sono bloccate a causa della pandemia". Sono 30 le coppie italiane che dal 2019 attendono di incontrare i loro figli in Cina. Si tratta di bambini con special needs, bisogni speciali, e che quindi necessitano di cure. Quello dell'adozione internazionale è un cammino lungo e spesso tortuoso, reso ancora più difficile dallo scoppio della pandemia. Dal momento dell'abbinamento con il bambino, che può arrivare anche a distanza di anni dall'idoneità all'adozione, di solito trascorrono alcuni mesi prima della partenza, in questo caso i mesi sono diventati anni una lunga attesa resa ancora difficile dai pochi aggiornamenti sullo stato di salute di questi bambini. A riaccendere la speranza di abbracciare i loro figli, quasi svanita per molte di queste famiglie, sono state la riapertura dei confini cinesi e la caduta delle restrizioni sui viaggi internazionali da e per il Paese. "Dopo anni di attesa finalmente siamo qui tutti riuniti, famiglie di tutta Italia, in attesa di una partenza che ci vede impegnati da anni ormai". E di apertura al dialogo seppur con prudenza e moderazione, hanno parlato anche alcuni rappresentanti del Governo in un incontro con tutti i genitori, riuniti a Roma in una manifestazione pacifica per chiedere che la loro condizione sia considerata come prioritaria e che la situazione si sblocchi il prima possibile. "Nel frattempo stiamo creando la nostra valigia dei ricordi, il kit nascita, come lo definisco io, raccogliendo tutto quello che è accaduto in questi anni, tutto quello che abbiamo fatto perché nulla deve andare dimenticato di tutta questa vicenda sarà la storia che racconteremo ogni sera quando gli racconteremo quanto sono stati amati, desiderati e abbiamo lottato per loro.