Non c'è solo il destino di Roman Protasevich a tenere banco sul caso del dirottamento del volo Ryanair, da parte dell'autorità bielorusse. A essere arrestato, infatti, non è stato solo il giornalista, voce dell'opposizione al regime di Lukashenko, accusato di aver alimentato le proteste e le rivolte del maggio scorso. In manette è finita anche la sua fidanzata, si tratta di una cittadina russa di 23 anni, Sophia Sapega, che sta frequentando un master all'Università Europea di Scienze Umanistiche di Vilnius. Come se non bastasse, all'appello mancano anche altre tre persone. Secondo l'Amministratore Delegato della Ryanair, Michael O'Leary, si tratterebbe di tre agenti del KGB, il servizio segreto locale. Un'accusa che giunge al termine di una dichiarazione di fuoco, rilasciata alla radio irlandese. È un fatto, che l'operazione ha scatenato le ire delle cancellerie, ma il CEO della Compagnia Low Cost, ha puntato il dito contro le autorità bielorusse, sostenendo che hanno compiuto un rapimento di Stato, un atto di pirateria. "Penso che questa sia la prima volta che accade una cosa simile, con una compagnia aerea europea". Ha concluso il numero uno della Ryanair. Parole di fuoco, che rappresentano il clima che circonda il regime di Lukashenko, che a parte Mosca, a livello internazionale, sta raccogliendo solo condanne. Intanto la piazza tace, ma la promessa è di tornare a manifestare, dopo l'esplosione di maggio 2020. L'opposizione ha infatti rilanciato l'offensiva, contro il Presidente Lukashenko e ha fatto appello, a nuove proteste di massa nella giornata della vittoria, il 9 maggio prossimo.