Ho sentito un rumore molto forte circa 30 secondi dopo il decollo, è accaduto tutto così velocemente. Basta guardare le immagini dell'impatto a terra del Boeing 787 Dreamliner dell'Air India, che si è schiantato su un ostello per medici specializzandi in un quartiere residenziale di Ahmedabad, nel nord-ovest del paese, per non trovare altra parola che miracolo al fatto che un sopravvissuto sia stato in grado di raccontare l'accaduto. Si tratta di un cittadino britannico di origini indiane ora ricoverato in un ospedale della zona. A bordo del volo che sarebbe dovuto atterrare nello scalo londinese di Gatwick c'erano 242 persone in grande maggioranza indiane, 53 cittadini britannici, un canadese, sette portoghesi. Solo la scatola nera potrà forse accertare le ragioni di questo disastro aereo, il più grave da decenni in India. Le immagini mostrano chiaramente come il carrello non sia rientrato e il Boeing fatichi a prendere quota fino a perderla e a trasformarsi in una palla di fuoco al momento dell'impatto. Subito è scattata la corsa disperata a trovare sopravvissuti e ad estrarre dalle macerie del palazzo le persone rimaste intrappolate. Il più profondo cordoglio è stato espresso dal primo ministro indiano Narendra Modi, da quello britannico Starmer, dal re Carlo III ma anche dall'ex premier Rishi Sunak, il primo inquilino di Downing Street, di origini indiane. I due paesi sono molto ma anche da British Airways, viene definita routinaria perché compiuta svariate volte durante la settimana. Il Dreamliner è in commercio dal 2011 e finora non ha mai avuto incidenti. La Boeing però ha già dovuto fare i conti nel recente passato con altri disastri aerei che hanno riguardato la propria flotta. Sei sono stati gli episodi con vittime dal 2018, tutti relativi ai 737. Tiziana Prezzo, Sky TG 24, Londra. .