L'Occidente chiede all'Iran di frenare il suo programma nucleare e Teheran risponde aumentando le sue scorte di uranio, tanto da essere a un passo dal raggiungere i livelli di produzione militari. Secondo il rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica al 26 ottobre l'Iran aveva 182,3 kg di uranio arricchito al 60%, una breve distanza per raggiungere i livelli del 90% utilizzati per costruire un'arma atomica continuando di fatto a violare l'accordo sul nucleare siglato nel 2015 con Regno Unito, Cina, Francia, Germania, Russia e Stati Uniti per limitare il suo programma nucleare in cambio della revoca di alcune sanzioni. Secondo il report dell'AIEA le stime sulla produzione di uranio purificato sarebbero leggermente rallentate, sono le scorte accumulate a destare preoccupazione, la riserva complessiva di uranio arricchito dell'Iran dovrebbe ammontare a 6.604,4 kg, 852,6 kg in più rispetto ad agosto. Considerate che teoricamente per costruire un'arma atomica sono necessari circa 42 kg di uranio arricchito al 90%, se l'iran avesse un arma nucleare il suo peso specifico nell'area si rafforzerebbe esponenzialmente, prima di tutto sarebbe militarmente tutelato e poi otterrebbe un peso diplomatico di primo livello inoltre potrebbe garantire la sicurezza dei propri siti di arricchimento e deposito dell'uranio costruiti sotto terra o nelle viscere delle montagne. Se Israele volesse distruggere queste infrastrutture dovrebbe utilizzare bombe in grado di penetrare decine di metri nel terreno prima di esplodere. Negli ultimi mesi Israele e Iran si sono scambiati attacchi missilistici dopo oltre un anno di guerra a Gaza sotto il controllo di Hamas, un gruppo terrorista sostenuto dall'Iran, senza contare che i nemici di Teheran ci penserebbero due volte ad attaccare il paese per paura di una devastante ritorsione.