Coraggiosa e caparbia, esile e dolce, Amelia Earhart, mito del femminile nel '900, la prima aviatrice della storia, la prima donna ad attraversare l'Atlantico in solitaria negli anni trenta sembra riemergere dall'abisso che l'ha inghiottita. Scomparve nel nulla a soli 40 anni, nel '37, durante l'impresa delle imprese, la circumnavigazione aerea del globo seguendo la rotta equatoriale. Un'impresa portata quasi a termine quando il suo mitico bimotore Lockheed 10-E Electra dopo aver percorso tutto il tragitto si inabissò nell'Oceano Pacifico. Dopo quasi un secolo e oltre un anno di ricerche il relitto del suo bimotore sarebbe stato identificato dalla Deep Sea Vision di Tony Romeo, ex ufficiale dell'Air Force che di questa ricerca ha fatto la sua personale ossessione. Una spedizione che ricorda le ricerche del relitto del Titanic, affascinante, romantica e costosissima, sinora 11 milioni di dollari, con un sommergibile sonar capace di raggiungere i 6.000 metri sotto il livello del mare. Ora è una foto, poco più che una macchia su uno sfondo sfocato è la prova della presenza del relitto che per dimensioni e posizioni appare il bimotore Lockheed, un'immagine che promette di essere la soluzione ad uno dei più affascinanti misteri dell'esplorazione del secolo scorso.