"Comportarsi da presidente, condannando la violenza senza se e senza ma, a prescindere dalle circostanze. Comportarsi da candidato, sfruttando tutte le occasioni a propria disposizione per attaccare l'avversario". Si muove lungo un sentiero stretto Joe Biden dopo l'attentato a Donald Trump. Lo fa anche nell'intervista in diretta con NBC News, la prima dopo i fatti di Butler, in Pennsylvania. Il "no" alla violenza politica è chiaro e tondo. Stavolta però l'appello alla moderazione prevede una postilla. "Non sono stato io a non accettare l'esito delle elezioni. Non sono stato io a dire di voler diventare un dittatore non appena mi fossi insediato". Insomma chi alimenta l'odio è Trump. Biden però rimpiange il fatto di aver invitato a mettere l'avversario nel mirino. "Frase infelice" spiega "ma intendevo dire che bisogna concentrarsi sulle tante cose negative che vuole fare". L'intervista è a tutto campo. Biden definisce J.D. Vance candidato vice presidente repubblicano un "clone di Trump". "Vuole aiutare i super ricchi" secondo Biden "e va fermato". Il tema più delicato ovviamente è quello dell'età e dello stato di forma. Il pressing dei democratici sul presidente perché faccia un passo indietro, per ora, è in sospeso ma questa parentesi può chiudersi da un momento all'altro. "Obama non lo sento da un paio di settimane" rivela il presidente. E poi garantisce: "Sono dannatamente lucido". Biden assicura di essere pronto per il secondo dibattito con Trump a fine settembre. Nell'intervista effettivamente appare chiaro e padrone di sé ma con chi gli chiede se accetterebbe un terzo dibattito prima di settembre il presidente glissa.