In Ucraina si lavora per cercare di ripristinare l'illuminazione e il riscaldamento dopo i pesanti attacchi, missili e centinaia di droni, lanciati da Mosca contro le infrastrutture energetiche di tutto il Paese, attacchi che hanno provocato diverse vittime e ridotto a 0 la capacità di produzione di elettricità. In alcune aree non è disponibile nemmeno l'acqua. Da ore proseguono blackout controllati, interruzioni programmate fino al ripristino della rete. A ciò si aggiungono nuovi raid con i droni in diverse aree del paese, Cherniv, Donetsk, Sumy. Ma l'Ucraina risponde, droni contro strutture energetiche in territorio russo che al momento, hanno lasciato circa 20000 persone senza corrente. La situazione nel Donbass intanto continua a peggiorare, lo ammette anche Kiev e secondo fonti giornalistiche statunitensi, i russi sono sul punto di prendere Pokrovsk, snodo cruciale nel Donetsk, dove i militari ucraini sarebbero quasi circondati dalle truppe di Mosca. In questa realtà drammatica trovano spazio le parole del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un'intervista all'agenzia Ria Novosti, la prima, dopo le voci poi smentite di presunti dissapori con Putin. Lavrov ammette contatti con il segretario di Stato americano Rubio e si dice pronto a incontrarlo. Il messaggio è chiaro noi ci siamo se gli americani faranno la loro parte. Stiamo aspettando la conferma, dagli Stati Uniti, che gli accordi di Anchorage restino in vigore, ha detto e ha sottolineato che la Russia resta ferma sulla questione della sua integrità territoriale. Quanto poi all'eventualità che i paesi occidentali decidano di trasferire beni russi congelati all'Ucraina, chiarisce che Mosca è pronta a rispondere a qualsiasi atto di banditismo. .























