La catastrofe di martedì scorso chiama tutti, a partire dai libanesi, a collaborare per il bene comune di questo amato Paese. Il Libano ha un'identità peculiare, frutto dell'incontro di varie culture, emersa nel corso del tempo come un modello del vivere insieme. Certo, questa convivenza ora è molto fragile, lo sappiamo, ma prego perché con l'aiuto di Dio e la reale partecipazione di tutti, che essa possa rinascere libera e forte. Invito la Chiesa in Libano ad essere vicina al popolo nel suo calvario, come sta facendo in questi giorni con solidarietà e compassione, con il cuore e le mani aperte alla condivisione. Rinnovo inoltre l'appello per un generoso aiuto da parte della comunità internazionale.