La guerra torna ancora una volta nelle parole di Papa Francesco che durante la prima domenica di dicembre ai fedeli ripete con forza. "La guerra è un orrore, la guerra offende Dio e l'umanità, la guerra non risparmia nessuno, la guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l'umanità intera." La forza, la determinazione nel chiedere la pace con ogni mezzo, diplomazia attenzione tutto rivolto alla fine delle ostilità nei teatri di guerra ancora aperti. Parla di Ucraina, si rallegra per il cessate il fuoco in Libano e rivolge un appello a tutti i politici libanesi dice affinché eleggano il Presidente della Repubblica, che la situazione possa in qualche modo aprire una luce anche per gli altri paesi coinvolti nei conflitti. "È mia speranza che lo spiraglio di pace che si è aperto possa portare al cessate il fuoco su tutti gli altri fronti, soprattutto a Gaza. Ho molto a cuore la liberazione degli israeliani che ancora sono tenuti in ostaggio e l'accesso degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese, stremata." La catechesi della prima domenica del mese che porta all'inizio del Giubileo e al Natale si concentra sulla ricerca di aprirsi alla vita, avere un cuore leggero e sveglio e alzare il capo, dice Bergoglio, verso il cielo. I cuori non si appesantiscano, ripete, non ci si lasci schiacciare dalla tristezza, dalle ansie e dalle paure che spesso gravano come macigni. L'auspicio di Papa Francesco, che sorride e saluta i fedeli, è che questo periodo di Avvento sia occasione preziosa per alleggerire il cuore.