C'è un mese che segna la fine di un incubo per Sadaf Baghbani. Una giovane attrice iraniana fuggita da Teheran. È Dicembre 2023, quando arriva in Italia ed è finalmente al sicuro. Prima di allora, i giorni erano scanditi dalla repressione del regime e delle rivolte in piazza esplose dopo la morte di Masha Amini, la ragazza curda iraniana deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché aveva indossato male il velo islamico. Lei Sadaf, è stata colpita con 150 pallini di piombo racconta 150 proiettili sparati dalle forze di repressione del regime e che ancora oggi sono in ogni parte del suo corpo: sulle gambe, sulle braccia sul volto. Ha rischiato di rimanere cieca, un proiettile l'ha colpita proprio vicino ad un occhio. Curarsi a Teheran è impossibile negli ospedali perché i medici avevano ricevuto l'ordine di non accettare i manifestanti feriti. Nonostante questo, dopo essersi recata in una clinica privata, era tornata in strada a manifestare al grido di donna vita e libertà. Ha avuto paura? Oggi, sul palcoscenico racconta di sé e di tutte quelle donne come lei che sono rimaste a Teheran e che non vogliono arrendersi. Mentre Sadaf ha iniziato una nuova vita proiettata verso il suo sogno di continuare a recitare, da sola però lontana dalla sua famiglia e dal suo paese. TG24.