É finito con 9 condanne, 4 delle quali sospese a causa dell'età, il primo processo contro alcuni storici esponenti del movimento di protesta Hong Kong, tra i quali Jimmy Lai, editore del quotidiano indipendente Apple Daily. Condannato a 14 mesi di detenzione ma che rischia l'ergastolo, a causa di altri capi d'accusa previsti dalla nuova legge per la sicurezza nazionale. "Un giorno triste per Hong Kong e per il mondo intero" ha commentato Martin Lee, avvocato di 82 anni, al quale il tribunale ha concesso la libertà condizionale. "Ma non ci arrendiamo, continueremo a camminare, andando sempre avanti, anche al buio". Migliaia di persone hanno sfilato le restrizioni per il Covid, presentandosi davanti al tribunale, dove ci sono stati anche scontri con alcuni sostenitori di Pechino. Nel frattempo, da un luogo imprecisato, probabilmente in India, è stata annunciata la Costituzione del Governo provvisorio di unità nazionale birmano. Lo ha annunciato il suo portavoce, Ministro degli Esteri dottor Sasa, chiedendo alla comunità internazionale di riconoscerlo. "Il nostro governo è formato da membri del Parlamento, eletti dal popolo birmano" ha detto durante la conferenza stampa on-line. "Siamo noi i legittimi rappresentanti del popolo e non i militari che hanno rubato la nostra democrazia e sparato sui cittadini inermi". Il nuovo governo, prevede la nuova carica di Primo Ministro affidata a un esponente della minoranza Karen.